di Paolo Alberghetti
Ora tutti conoscono Giulio: aveva 28 anni ed era un dottorando dell’Università di Cambridge. Dal Cairo, dove si trovava da settembre per condurre la sua ricerca sull’economia egiziana nell’era post Mubarak, raccontava quello che accadeva in Egitto.
Il 25 gennaio 2016, giorno dell’anniversario dell’inizio delle manifestazioni che hanno portato alla deposizione del presidente Mubarak, Giulio è scomparso. Il suo corpo è stato rinvenuto giorni dopo, nei sobborghi del Cairo, con evidenti segni di tortura.
Giulio ha pagato per aver messo a disposizione la sua esperienza, raccontando e traducendo da un contesto a un altro. Questo non deve più succedere e il Governo Italiano deve agire per cercare la verità ad ogni costo.
Per supportare questa azione chiediamo che il Sindaco del Comune di Conegliano mantenga viva, a nome dei cittadini che hanno a cuore la verità nel barbaro omicidio di Giulio, la pressione verso il governo italiano su questo caso e non si accettino i molteplici tentativi di depistaggio da parte delle autorità egiziane.
Una azione semplice ma efficace quella che proponiamo: esporre sulla facciata del Comune di Conegliano un manifesto che chieda con forza e convinzione la verità su questo caso, come fatto in diverse altre città italiane.