VERITà PER GIULIO REGENI

di Rosa De Simone

Giulio Regeni, un giovane ricercatore italiano, è stato ferocemente torturato e ucciso in Egitto.

Il governo italiano proclama di volere la verità, dopo i numerosi depistaggi della polizia egiziana, ma non ha posto in essere un’azione decisa. l’Italia ha importanti interessi economici in Egitto, e questo fa temere che alla verità non si arrivi mai. Amnesty International ha da tempo riportato come la tortura sia una pratica abituale, in quel paese.

Richiamare l’ambasciatore italiano costituirebbe un’azione di rilievo, finalmente un atto di dignità dell’Italia, e un atto di rispetto verso le assurde sofferenze di quel ragazzo, che merita giustizia, verso i suoi genitori, il nostro paese, e verso tutte le vittime impunemente torturate.

Gli interessi economici non possono annullare la dignità di un paese intero. Una nazione con la spina dorsale dritta non perde denaro, viene rispettata.

E far rispettare Giulio, significa sanzionare tutte le pratiche di tortura attuate in Egitto

Non conoscevo Giulio, non conosco personalmente nessuno che sia stato torturato. Ma da quando si è saputo cosa ha vissuto quel ragazzo (ed ogni volta che sono venuta a conoscenza di situazioni simili) provo un profondo dolore per ciò che deve aver sentito, non solo a livello fisico, ma emotivo. La paura, la disperazione, l’impotenza. L’orrore.