È notizia di questi giorni l’annuncio del Presidente delle 4 nuove Banche di aver intrapreso azione di responsabilità contro i precedenti vertici delle 4 Banche fallite. L’azione si aggiunge a quella annunciata dal commissario liquidatore delle 4 vecchie Banche. Non si capisce pertanto a chi e quante volte i danni saranno risarciti.
Sinceramente la trovata del Presidente Nicastro è singolare o meglio, corrobora le tesi di Confconsumatori secondo la quale le Banche non sono nuove, e pertanto devono risarcire gli obbligazionisti subordinati.
In realtà è sempre più convincente l’ipotesi che la finzione giuridica dell’ente ponte sia veramente tale (si richiama anche la questione dei crediti di imposta lamentati da Nicastro).
Il Presidente Nicastro non può pensare, ma non può pensarlo nessuna persona in buona fede, che la cessione d’azienda abbia potuto trasferire i crediti risarcitori nei confronti degli ex amministratori e non anche i debiti dovuti ai comportamenti illegittimi di ex amministratori e dipendenti che hanno “appioppato” ad ignari ed inesperti risparmiatori titoli bancari ad alto rischio contro le subordinate.
In questa situazione invitiamo il Presidente Nicastro a dire chiaramente se intende proseguire con questa linea “leonina”, secondo la quale le sue Banche prendono i crediti ma lasciano i debiti e soprattutto i risarcimenti dei danni, oppure se intende accettare l’obbligo di risarcire le vendite di bond subordinati fatte in violazione delle norme del TUIF.
In questa situazione Confconsumatori non intende partecipare ad alcun incontro convocato da Nicastro il 20 c.m. per confrontarsi con le nuove/vecchie Banche su documenti ed intenti fumosi e generici.
In sostanza Confconsumatori chiede che Nicastro accetti la propria legittimazione passiva e successivamente si metta a sedere per determinare, insieme alle associazioni di consumatori, uno strumento deflattivo delle controversie. In difetto temiamo che le pseudo nuove aziende, col comportamento irrazionale che stanno tenendo, raccoglieranno il record del numero di cause civili nel paese da parte dei migliaia di obbligazionisti che stanno proponendo le azioni civili.