L’Italia è il paese dei processi lumaca, quello dove i cittadini, per ottenere giustizia, sono costretti ad attendere anche decenni prima di una sentenza definitiva.
Lo denuncia il Codacons, che ha presentato un esposto alla Corte dei Conti volto a verificare i danni all’erario prodotti dalla lentezza della giustizia italiana.
“Nel nostro paese occorrono in media non meno di 500 giorni per ottenere un giudizio di primo grado in un processo civile e amministrativo, contro i 200 giorni della Germania – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Solo Malta e Cipro, in Europa, registrano dati peggiori dei nostri. Ad oggi 4,5 milioni di processi civili sono ancora pendenti presso i tribunali italiani, e le forti differenze sul territorio certificano i problemi della nostra giustizia: si passa infatti dai 343 giorni di durata media di un processo a Rovereto, ai 1.891 giorni di Matera. Cresce inoltre la quota di processi che da più di 3 anni sono in attesa di definizione in Corte d’Appello: dal 33% del 2014 al 36,6% del 2015”.
“Il dramma dei processi lumaca rappresenta un danno per la collettività, perché porta ad una sensibile crescita dei costi della giustizia a carico di tutti i cittadini – aggiunge Carlo Rienzi che domani, in qualità di candidato a sindaco di Roma, parteciperà ad una tavola rotonda organizzata dall’Ordine degli avvocati di Roma durante la quale si confronteranno sul tema giustizia Virginia Raggi, Guido Bertolaso, Francesco Storace e Alfio Marchini – Per tale motivo abbiamo presentato oggi un esposto alla Corte dei Conti, affinché accerti il danno erariale prodotto dalla lentezza dei processi in Italia” – conclude Rienzi.