Con lo scopo di porre un freno all’illecita percezione dei contributi elargiti dai Comuni alle fasce sociali cosiddette “deboli”, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Livorno, nell’ambito dei compiti istituzionalmente loro demandati, hanno svolto una capillare attività diretta al contrasto di frodi perpetrate a danno della spesa pubblica. Nello specifico, i finanzieri hanno scoperto 34 soggetti che, fornendo dati non veritieri, hanno “scalato” le graduatorie dei bandi di concorso per l’assegnazione di contributi economici individuali, a danno di persone più bisognevoli, sia nel settore delle P.S.A. (Prestazioni Sociali Agevolate) – che sono aiuti economici e servizi sociali di assistenza per i cittadini che ne abbiano diritto sulla base della loro condizione economica e sociale – sia nel settore dei ticket sanitari, con particolare riguardo alla compartecipazione degli utenti alla spesa sanitaria. Tra gli aiuti alle famiglie numerose e a basso reddito, rientrano l’assegno per il nucleo familiare con tre figli minori, l’assegno di maternità, i servizi educativi per l’infanzia come l’asilo nido, le mense scolastiche, i libri, le borse di studio, le agevolazioni per le tasse universitarie ed eventuali altre tutele e sostegni per la genitorialità. Per usufruire di tali prestazioni, è necessario presentare domanda al Comune di residenza, compilando la “dichiarazione sostitutiva unica”. Il costo dei vari servizi per il cittadino è fissato dai singoli Comuni che, con una delibera pubblica, stabiliscono i limiti necessari per potervi accedere e gli eventuali scaglioni di reddito in rapporto all’Isee (indicatore della situazione economica equivalente). Nel caso specifico, i controlli eseguiti dai militari della Compagnia di Portoferraio, sostanziatisi nel confronto tra i redditi dichiarati e quelli effettivamente percepiti, attraverso visure alle banche dati in uso al Corpo e attività “sul campo”, hanno permesso di individuare 12 soggetti, i quali, nel corso dell’anno 2015 e nei primi 4 mesi della corrente annualità, nelle relative istanze, hanno indicato redditi inferiori a quelli effettivi, ottenendo così indebitamente il contributo. Agli stessi, il Comune interessato ha provveduto a revocare immediatamente il contributo già elargito, richiedendone la restituzione ai fini della successiva assegnazione ai soggetti rimasti fuori graduatoria. Sono stati, inoltre, ben 22 i cittadini elbani che hanno indebitamente fruito dell’esenzione ticket per prestazioni sanitarie a danno della A.S.L. 6 Livorno. Anche in questo caso, gli accertamenti eseguiti sugli elenchi forniti dall’A.S.L. hanno permesso di individuare quei soggetti che, al fine di ottenere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario, hanno indicato un reddito inferiore a quello effettivamente conseguito. Nei loro confronti sono state comminate sanzioni amministrative pari a tre volte il ticket evaso, oltre alla segnalazione all’ente sanitario per il recupero dell’ammontare non pagato. Risulta evidente che chi simula una difficile condizione economica non danneggia solo l’Ente pubblico erogante, ma anche quei cittadini che hanno effettiva necessità del contributo e che si vedono privati della possibilità di accedere all’aiuto per sopravvenuta mancanza di fondi: l’attenzione della Guardia di Finanza, conseguentemente, rimarrà elevata anche in tale comparto, al fine di garantire l’effettiva tutela dei più bisognosi.