Le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera sono ai massimi livelli da 800 milioni di anni a questa parte. Siamo di frontea una accelerazione senza precedenti in termini di impatto ambientale. Da sola, l’agricoltura può contribuire a questa situazione fino al 30% (utilizza circa il 70% delle risorse idriche mondiali e il 30% di quelle energetiche). Se pensiamo che da qui al 2050 il pianeta dovrà nutrire 9 miliardi di persone, è semplice comprendere che quello di cui c’è bisogno è un vero e proprio “cambiodi paradigma”: un nuovo approccio al cibo e all’agricoltura. Proprio per rispondere a questa sfida, il 22 aprile – Giornata Mondiale della Terra, nonché giorno della firma a New York degli accordi raggiunti durante il COP21 – il Barilla Center for Food and Nutrition (BCFN) ha organizzato a Roma il primo Stakeholder Forum del suo Osservatorio Internazionale sull’Agricoltura Sostenibile, intitolato: ‘Climate @ Risk&Food @ Risk’. 12 esperti di fama mondiale, in rappresentanza di agricoltori, mondo accademico, investitori, organizzazioni non governative e industria agro-alimentare, si sono riuniti per elaborare scenari condivisi, indicare possibili soluzioni e stimolare il dialogo sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, soprattutto per il settore agro-alimentare. Un primissimo passo è stata la definizione di una vera e propria “call to action”, un documento che verrà presentato simbolicamente in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno). L’obiettivo è chiamare a raccolta la comunità scientifica e tutta la società civile intorno a questo documento, basato sulla chiara definizione delle criticità e dei nuovi paradigmi da cui ripartireper individuare tutti insieme i passi necessari da compiere nella direzione di unaagricoltura che sia sempre più sostenibile. Il risultato finale sarà un manifesto che verrà presentato durante il Panel sull’Agricoltura Sostenibile del Settimo Forum BCFN, previsto per il30 Novembre e 1 Dicembre all’Università Bocconi di Milano.
“Con questa iniziativa – spiega Paolo Barilla, Vice Presidente Fondazione BCFN – abbiamo voluto lanciare una vera e propria “call to action”, primo passo di una consultazione pubblica sui temi dell’agricoltura, del cibo e dei cambiamenti climatici.Chiediamo a tutti gli attori della filiera agro alimentare di lavorare insieme per trasformare la società attraverso nuove regole e paradigmi, nuove soluzioni, nuovi modelli di business e una nuova consapevolezza. Purtroppo, in questo momento, con le nostre scelte alimentari e coi nostri stili di vita, ci stiamo letteralmente “mangiando il nostro pianeta”. La sfida che ci aspetta, da qui ai prossimi anni, è proprio questa:camminare e lavorare fianco a fianco per puntare ad una agricoltura che sia sempre più sostenibile e a un approccio al cibo e all’alimentazione che siano non solo buoni per la nostra salute, ma anche per il pianeta”.