Giornata Mondiale del Rifugiato, a Catania il Giubileo dei Migranti

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, domenica 19, la Chiesa di Catania ha celebrato il Giubileo dei Migranti, iniziativa promossa dall’Ufficio Pastorale Migrantes in collaborazione con il Centro Astalli, la Comunità di Sant’Egidio e delle varie associazioni cittadine impegnate nella mobilità umana.

Fedeli dello Sri Lanka di lingua cingalese e tamil, della comunità mauriziana, ungherese, polacca, ucraina, colombiana, ghanese e nigeriana si sono dati appuntamento alla Basilica Collegiata per l’inizio del rito giubilare e del pellegrinaggio verso la Porta Santa della Cattedrale guidato da un giovane migrante del Ghana che ha portato una croce in legno, realizzata con i resti dei barconi dei profughi sbarcati a Lampedusa, in ricordo di quanti hanno perso la vita in mare.

Ad accogliere i migranti è stato l’Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina che ha presieduto l’eucarestia con la partecipazione dei sacerdoti concelebranti Kalupale Olivarius Edward della Tanzania, padre Gianni Di Gennaro, gesuita, referente del Centro Astalli di Catania, padre Salvatore Cardile del Pime e l’assistenza dei diaconi Giuseppe Cannizzo, direttore Migrantes, Santo Rizzo e Francesco Leto. La liturgia è stata animata dalla Corale parrocchiale della Cattedrale, diretta da Puccio Sanfilippo e dai vari rappresentanti delle comunità multietniche cittadine che hanno proclamato le letture del giorno e le preghiere dei fedeli in sei differenti lingue (cingalese, tamil, mauriziano creolo, spagnolo, inglese e italiano).

Nell’omelia Mons. Gristina ha ricordato l’importanza del dialogo interreligioso e dell’ecumenismo, quali strade da seguire per promuovere una società fondata sull’accoglienza. Toccante anche il momento dell’offertorio nel quale sei bambine dello Sri Lanka in ambiti tradizionali, con un lumino in mano, hanno preceduto, danzando, coloro che hanno portato i doni all’altare. Presenti per la Comunità di Sant’Egidio, Walter Cerreti, Massimiliano Abramo, Angela Pascarella nonché i rappresentanti delle numerose associazioni mauriziane e srilankesi che cooperano con la Migrantes diocesana.