Quattro italiani su dieci in vacanza a luglio

Quattro italiani su dieci in vacanza nell’estate 2016 hanno scelto di partire nel mese di luglio quando le scuole sono già terminate e si riesce a risparmiare un po’ rispetto all’altissima stagione. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè. Quest’estate – sottolinea la Coldiretti – sono 35 milioni gli italiani che si concedono almeno un giorno di vacanza fuori casa con un aumento di ben 5 milioni rispetto all’anno scorso. Si accentua quest’anno la tendenza quest’anno a concentrare le vacanze a luglio e soprattutto agosto con il tempo incerto di giugno che – sottolinea la Coldiretti – ha ritardato le partenze. Il cambiamento positivo si avverte anche nell’allungamento delle vacanze con appena l’12% dei vacanzieri che – continua la Coldiretti – che prevede una durata inferiore ai tre giorni, il 25% da 4 giorni a una settimana, il 34% da una a due settimane, il 24% da due settimane ad un mese e il 3% oltre un mese, tra quelli che hanno già deciso. È il mare a fare la parte del leone per 7 italiani su 10 seguito dalla montagna con il 24% ma non mancano scelte alternative con il raddoppio delle presenze in campagna che è scelta dal 9 per cento dei vacanzieri. Una tendenza che – spiega la Coldiretti – premia l’agriturismo perché garantisce un ottimo rapporto prezzo qualità con la scelta che avviene sempre più di frequente attraverso siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it. Meno di uno italiano in vacanza su tre (29%) – precisa la Coldiretti – ha scelto di alloggiare in alberghi o pensioni con il 33% che si è orientato verso case o appartamenti di proprietà, di parenti e amici mentre un ulteriore 25% per cento le affitta.
Un segnale positivo – sottolinea la Coldiretti – viene anche dall’aumento degli arrivi dei turisti stranieri in Italia con un tasso di crescita dell’1,8 % spinto dal miglioramento della situazione economica secondo le previsioni Ciset che – precisa la Coldiretti – individua la Germania come cliente top dell’estate 2016, seguita da Francia e Regno Unito, mentre in tendenziale rallentamento gli arrivi da USA e Giappone. La ripresa del settore turistico – conclude la Coldiretti – ha un effetto diretto su tutti quei profili professionali utilizzati dalle strutture vacanziere come cuochi, camerieri, addetti all’accoglienza, all’informazione, ai servizi e all’assistenza alla clientela ma a beneficiare del maggiore flusso sono tutte le strutture economiche impegnate ad offrire prodotti e servizi, a partire da quelle agroalimentari