Secondo quanto emerge dall’Osservatorio Inps sul lavoro autonomo: “i commercianti iscritti alla gestione speciale nel 2015 sono 2.295.571, numero che si mantiene sostanzialmente stabile rispetto al 2014 (2.295.200) e al 2013 (2.295.613), il 90,5% dei quali titolari. Prevalgono gli iscritti di sesso maschile, che costituiscono il 64,5% del totale: il 66,9% dei titolari sono uomini, mentre tra i collaboratori prevalgono le donne con il 58,4%. Tra i commercianti la maggior parte degli iscritti (29,8%) si concentra nella fascia di età tra 40 e 49 anni, mentre il 25,5% ha un’età compresa tra i 50 e i 59 anni e il 16,3% ha più di 59 anni. Soltanto l’8,4% dei lavoratori ha un’età inferiore a 30 anni. Dal punto di vista territoriale, si osserva che il 26,9% delle aziende commerciali è ubicato nel Nord Ovest, il 20,1% nel Nord Est, il 21,1% al Centro, il 22,4% al Sud e il 9,5% nelle Isole. La regione con il maggior numero di commercianti è la Lombardia con il 15,5% del totale, seguita dalla Campania con il 9,6%, dal Lazio (9,3%), dal Veneto (8,5%) e da Piemonte ed Emilia Romagna con il 7,9% ciascuna”.
“Per quanto riguarda gli artigiani – spiega l’Istituto – nel 2015 risultano 1.781.666 iscritti alla gestione speciale Inps, l’1,8% in meno rispetto al 2014 e il 3,7% in meno rispetto al 2013. Il 92,0% è rappresentato da titolari, in prevalenza maschi, i quali costituiscono l’82% del totale, contro il 18% dei titolari femmine. All’interno della qualifica dei collaboratori, invece, la differenza per genere è meno marcata, con 83.057 iscritti maschi (57,9%) contro 60.313 femmine. La classe di età più rappresentata è quella tra i 40 e i 49 anni (32,2%), mentre il 15,0% ha un’età pari o superiore a 60 anni e solo il 6,4% ha meno di 30 anni. Il 31,6% delle aziende artigiane è ubicato nell’area geografica Nord Ovest, il 24,9% nel Nord Est, il 20,8% nel Centro, il 15,2% nel Sud e il 7,5% nelle Isole. Le regioni più rappresentate sono la Lombardia, nella quale si concentra il 18,7% degli artigiani, seguita dal Veneto con il 10,5%, dall’Emilia Romagna (10,4%) e dal Piemonte (9,4%)”.