“I cittadini onesti di Corleone si tolgono dalle spalle un pezzo di storia criminale, che è stata rappresentata dal boss Bernardo Provenzano.” Così il sindaco di Corleone Lea Savona commenta la morte del “concittadino” Bernardo Provenzano a 24Mattino su Radio 24, rispondendo con un “Sì” alla domanda se la scomparsa di Bernardo Provenzano possa essere il 25 aprile di Corleone. Il primo cittadino di Corleone ritiene giusta la decisione del questore di vietare i funerali in forma pubblica: “Giustissima, anche io avrei fatto lo stesso perché Provenzano non è degno di avere dei funerali aperti al pubblico.”
Alla domanda se Provenzano non debba essere sepolto nemmeno nel cimitero di Corleone, Lea Savona risponde a Radio 24: “Esatto, ma io questo non posso impedirlo. Io parlo di una forma di giustizia ai cittadini perché questa persona non ha portato lustro a Corleone.”
“Il questore può avere vietato e ha vietato sicuramente i funerali pubblici ma non quelli religiosi. La Chiesa, dal momento in cui non si trova di fronte un soggetto che ha ricevuto il sacramento della confessione e poi dell’estrema unzione, non può ammettere i funerali religiosi.” Così l’avvocato di Provenzano, Rosalba di Gregorio a 24Mattino su Radio 24 commenta la decisione del questore di vietare i funerali pubblici e quella della Chiesa di non fare il funerale religioso al boss Provenzano. Di Gregorio continua: “Quindi la tumulazione può avvenire solo con la presenza dei parenti stretti e senza il corteo. Ma d’altra parte, queste erano le intenzione dei parenti e quindi sotto questo profilo non c’è nessun problema.” Sulla data dei funerali: “Non si può sapere perché bisogna attendere l’esito dell’autopsia. I famigliari chiedono che sia in forma privata.” Alla domanda se i parenti vogliono che Provenzano sia tumulato a Corleone, l’avvocato del boss risponde: “Penso di sì.”