Il terrorismo incide sulla fiducia e sulla percezione di sicurezza degli italiani; ma non ne cancella la voglia di vivere la normalità, nemmeno per quanto riguarda le vacanze. Tanto che ad agosto saranno ben 21 milioni i nostri connazionali che si concederanno un periodo di ferie, di cui 6 su 10 sotto l’ombrellone: un numero in linea con quello registrato lo scorso anno, e che dimostra come l’effetto terrore sui consumi turistici sia per ora limitato. Solo il 4%, infatti, ha disdetto in seguito alla serie di tragici attacchi che ha colpito l’Europa a partire dalla seconda metà di luglio, mentre un ulteriore 19% ha solo cambiato destinazione o mezzo di trasporto. Prediligendo, probabilmente per ragioni di sicurezza, quello individuale: il 62% userà l’automobile almeno in una fase della vacanza. Gli automobilisti si metteranno in viaggio soprattutto in questo weekend e nel prossimo, rispettivamente bollino rosso e bollino nero per il traffico.
“Chi voleva colpire al cuore il turismo, comparto economico di primaria importanza per molti paesi europei e per l’Italia in particolare, ha fallito. Gli italiani non si sono lasciati condizionare, nonostante la comprensibile paura”, commenta Massimo Vivoli, Presidente di Confesercenti. “Un fatto eccezionalmente positivo: il miglior modo per sconfiggere il terrore è non farsi spaventare, nonostante questo spesso sia molto difficile. Per questo ritengo apprezzabile la scelta fatta da alcuni grandi media del nostro Paese di limitare l’esposizione degli attentatori e la diffusione dei video dell’odio, pur continuando a fare un’informazione puntuale su quanto sta avvenendo. Il rischio, infatti, è che un bombardamento mediatico eccessivo possa fare il gioco del terrore, facendo esplodere l’ansia degli italiani, comunque già in crescita in seguito agli attacchi di questo ultimo periodo”.
Gli effetti della paura – L’incidenza limitata del clima di incertezza sui consumi turistici, infatti, non vuol dire che gli italiani vadano in vacanza a cuor leggero. In questa estate 2016, infatti, si sentono in generale più preoccupati, soprattutto prima di partire. Il 50% del campione intervistato che ancora deve iniziare le ferie ammette di vivere di maggiore preoccupazione rispetto allo scorso anno, quota che cala al 33% tra coloro che invece sono già andati in vacanza. A pesare di più, però, è ancora lo strascico della crisi: tra i fattori che hanno orientato la scelta del tipo di vacanza, infatti, troviamo in testa le disponibilità economiche, segnalato dal 47% del campione. La paura del terrorismo, invece, orienta il 7%, mentre la sicurezza ‘percepita’ della meta, è un discrimine decisivo solo per il 14% degli intervistati. Anche perché quasi un italiano su due (il 46%) è convinto che una meta sicura al 100% non esista. Ma c’è anche un 34% convinto che le località turistiche minori siano bersagli meno probabili.
Budget e durata delle vacanze – il peso dei fattori economici diventa evidente dal budget allocato per le ferie. Complessivamente, infatti, chi partirà ad agosto prevede di spendere in media 858 euro per persona. Un dato in crescita (18 euro in più rispetto al 2015), anche se siamo lontani dai picchi del 2010 (1.022 euro). Aumenta, però, la parte di vacanzieri che cercherà di tenersi sotto i 500 euro: nel 2016 sono il 39%, erano il 33% lo scorso anno. Gli indecisi, invece, sono il 14%. In ripresa anche la durata del periodo di ferie trascorso fuori casa: in media gli italiani si godranno 12 giorni di vacanza, uno in più dello scorso anno. Ma il 35% si terrà sotto la settimana.
Tipologia di vacanza e destinazioni – L’estate 2016 sarà all’insegna del mare, possibilmente in Italia. La voglia della classica vacanza sotto l’ombrellone, quest’anno, contagia il 62% dei viaggiatori, l’8% in più dello scorso anno. Seguono nella classifica delle preferenze le città d’arte e la montagna, entrambe scelte dal 10% degli intervistati. Meno popolari le grandi capitali europee, che raccolgono solo l’8%, le vacanze verdi in parchi e riserve (4%), la campagna (3%), e infine terme, mete esotiche, laghi e fiumi con l’1%. Per quanto riguarda le mete, l’Italia quest’anno vince su tutte le altre destinazioni: a sceglierla sono infatti il 76% dei vacanzieri, contro un 27% che predilige l’Europa ed un 5% che si è orientato su destinazioni extraeuropee. Chi ha scelto di restare in Italia ha le idee ben chiare: mare e nelle regioni del Sud, preferenza che vede sul podio – per la quarta estate consecutiva – la Puglia, con il 16%. Seguono Sicilia (11%) e Sardegna (10%), mentre appena fuori dal podio troviamo Emilia Romagna (9%), poi Calabria e Trentino con il 7%. Tra i paesi europei, Spagna e Grecia rimangono le mete più ambite, rispettivamente con il 23% ed il 15% delle preferenze. Segue la Croazia, con il 10%, poi – nonostante la Brexit – il Regno Unito (6%) e Portogallo (5%). Tra i paesi extraeuropei il Nord America è la destinazione preferita con il 25% delle scelte, seguita da Sud America (14%), Africa (13%) e Paesi Asiatici (11%) al di fuori di Giappone (6%) e Cina (5%).
Alloggio – Il 36% dei vacanzieri sceglierà l’albergo o la pensione, con i relativi servizi, per vivere le ferie in completo relax, mentre il 25% di intervistati opterà per una casa in affitto ed il 13% si recherà presso la propria casa di proprietà o presso quella di amici e parenti. Un 16% sceglierà, invece, come soluzione di pernottamento il bed & breakfast, mentre il 12% trascorrerà la vacanza presso un villaggio turistico ed un altro 10% organizzerà la villeggiatura presso un residence. L’alloggio in agriturismo sarà scelto, quest’anno, dall’8% dei vacanzieri mentre il 6% degli amanti della natura e dell’aria aperta si orienteranno sulla formula del campeggio. Solo l’1% viaggerà e pernotterà in camper o roulotte.
Comportamento degli italiani in vacanza – Che cosa caratterizzerà maggiormente le vacanze estive degli italiani? Al primo posto, il riposo ed il relax, obiettivo principale per il 29% dei vacanzieri. Ma c’è anche un 15% che considera la vacanza, invece, come un momento ottimale per conoscere altre culture e popoli, usi e costumi. A pari merito al terzo posto tra le attività più amate da praticare in villeggiatura, ci sono le passeggiate salutari all’aria aperta e salubre e la lettura/visita a musei, entrambe indicate dal 14% degli intervistati. L’11% degli italiani, inoltre, non rinuncia alla tintarella, mentre il 6% apprezzerà la buona cucina ed il buon vino concedendosi qualche prelibatezza in più ed, infine, per il 5% del campione il nuoto ed il trekking saranno tra le attività sportive più gettonate, con un altro 5% degli italiani che invece si coccolerà e non rinuncerà a trattamenti estetici e massaggi nei centri benessere. Mentre il 32% di italiani in vacanza non rinuncia ad un piatto sicuro, cucinato da sé, un altro 30%, invece, si affiderà al ristorante dell’albergo o della pensione in cui pernotterà. Il 27% dei vacanzieri sceglierà, poi, le trattorie, pizzerie o ristoranti della propria località di villeggiatura ed un 7% si rifocillerà presso bar o fast food. Un 4% sarà, infine, ospite, presso parenti o amici.