E’ in piena esecuzione l’attività di polizia economica e finanziaria pianificata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno volta ad individuare i fenomeni di illegalità economico-finanziaria ancorati, in particolare, alle casistiche degli affitti “in nero”. Un’attività che persegue le tracce di quella analoga già definita nel mese di marzo del corrente anno, allorquando, attraverso accertamenti patrimoniali, indagini finanziarie e, più in generale, investigazioni a carattere economico-patrimoniale, era stata portata alla luce una consistente evasione fiscale per diverse centinaia di migliaia di euro perpetrata negli ambiti di agenzie immobiliari e di residence da parte di diversi proprietari di immobili ubicati in zone notoriamente interessate all’esercizio della prostituzione. Nel piano operativo di circostanza sono impegnate le Compagnie di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto, monitorando zone e quartieri limitrofi ai punti nevralgici della costa picena, dove maggiore è risultata la concentrazione di immobili e di appartamenti offerti in affitto sul mercato nei mesi estivi, al fine di verificare la regolarità delle locazioni che, in virtù della loro limitata durata, meglio si prestano alle potenziali omissioni dichiarative dei canoni. Eloquente il primo bilancio dell’attività in rassegna, che si innesta nel solco dell’obiettivo strategico di contrasto ai fenomeni di evasione fiscale connessi al settore delle locazioni immobiliari, annoverante ad oggi l’esecuzione di controlli sul conto di oltre 50 posizioni che hanno coinvolto a vario titolo 35 persone e, tra queste, 17 proprietari di immobili, risultati aver occultato proventi derivanti dalle locazioni per oltre 87.000 euro. Le attività di monitoraggio e di controllo proseguiranno per tutta la residua stagione estiva, per poi concentrarsi verso l’approfondimento e la ricostruzione delle effettive posizioni reddituali dei soggetti risultati a maggiore rischio sotto l’aspetto delle condotte evasive.