SISMA NEL CENTRO ITALIA, L’IMPEGNO DI FIPE PER IL TURISMO

Insieme per ripartire subito. Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, insieme alle Parti sociali del settore turismo, scelgono di fare fronte comune per supportare concretamente tutti i lavoratori e le imprese che hanno subito gravi danni e perdite a seguito del terremoto che ha colpito parte del Centro Italia. Un impegno congiunto per fornire ai lavoratori e agli imprenditori coinvolti l’assistenza sindacale e l’affiancamento necessari a espletare le procedure burocratiche e amministrative e, soprattutto, per garantire la riparazione, il ripristino e la ricostruzione di alberghi, bar e ristoranti danneggiati dal sisma. "Nei territori coinvolti dai gravi fatti della scorsa settimana operano circa 10.000 imprese del turismo, che nel mese di agosto danno lavoro a circa 47.000 lavoratori dipendenti e accolgono ogni anno oltre 19 milioni di presenze turistiche, italiane e straniere – dichiara il Presidente di Fipe Lino Enrico Stoppani -. Numeri che fanno capire quanto il turismo costituisca una risorsa vitale per questi territori: diventa pertanto importante, accanto alle tante lodevoli iniziative di sostegno e solidarietà messe in campo, agire a favore di una rapida ricostruzione del tessuto turistico e imprenditoriale nelle zone colpite". Fipe, insieme a Federalberghi, Faita, Fiavet e Confcommercio, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, hanno siglato un accordo di collaborazione per arginare i danni del terremoto e fornire ogni assistenza utile ad aziende e lavoratori del settore turismo. "Ci mettiamo a completa disposizione di tutti gli operatori – prosegue Stoppani – per affiancarli nell’attivare gli strumenti previsti dal Contratto Collettivo Nazionale, stipulare accordi per la sospensione e riduzione dell’orario di lavoro, adottare, tramite l’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo e delle sue articolazioni territoriali, interventi in favore dei lavoratori e dei datori di lavoro che siano rimasti privi di un alloggio o versino in situazione di grave disagio sociale". Le realtà coinvolte chiedono inoltre che vengano assicurate adeguate risorse per il funzionamento degli ammortizzatori sociali e che le disposizioni che ne regolano l’accesso vengano modificate con urgenza per consentire, a tutte le tipologie di lavoratori (inclusi gli stagionali) l’erogazione delle prestazioni anche in deroga alle normali modalità. "Oltre ai supporti di natura sindacale – conclude Stoppani – richiediamo a Governo e istituzioni che, alle attività urgenti di primo soccorso e assistenza alle vittime faccia seguito prima possibile un censimento analitico dei danni subiti e dell’impatto causato sull’economia e l’occupazione del territorio, insieme all’impostazione di un progetto di salvaguardia e recupero delle attività economiche, condizione imprescindibile per assicurare la permanenza in loco delle persone e favorire la ricostruzione dei centri abitati".