Magistrati onorari. Mercoledì 28 settembre ultimo giorno per chiedere accertamento rapporto di lavoro a tempo indeterminato

L’Avvocato Maria Paola Di Nicola, legale dell’associazione, invita i giudici di pace (g.d.p.), i giudici onorari di tribunale (g.o.t.) e i vice procuratori onorari di tribunale (v.p.o.) a compilare e inviare la diffida relativa all’impugnativa del rapporto a tempo determinato reperibile sulla home page del sito www.federmot.it.
Con tale diffida i magistrati onorari potranno mettere in mora il Ministero della Giustizia intimando il riconoscimento della durata indeterminata del rapporto di servizio.
L’articolo 32 della legge 183/2010 prevede, infatti, che la reiterazione dei contratti di lavoro a tempo determinato debba essere impugnata, in via stragiudiziale, entro 120 giorni dalla cessazione del contratto. Il Governo italiano, infatti, disapplicando precise disposizioni del diritto comunitario, direttamente riferibili ai giudici onorari, continua a inquadrare tali professionisti a tempo determinato. Così ha fatto anche nel caso dei magistrati onorari il cui ultimo contratto è scaduto il 31 maggio 2016, senza essere convertito in rapporto a tempo indeterminato. Il comportamento del Governo italiano si pone peraltro in contrasto con i principi sanciti, tra l’altro, nella sentenza della Corte di Giustizia U.E. "O’Brein", in base ai quali i giudici lussemburghesi hanno stabilito che ai magistrati onorari sono dovuti ferie, previdenza e risarcimento danni nel caso di abuso dell’istituto del rapporto di lavoro a tempo determinato.