Addio Equitalia, stop agli interessi sulle vecchie cartelle

Sarà davvero addio ad Equitalia. Collegato alla manovra per il 2017 il governo ha infatti approvato un decreto fiscale che manderà in soffitta la vecchia agenzia per la riscossione, che sarà assorbita, anche se con un po’ di tempo, dall’Agenzia delle Entrate. Un’operazione che potrebbe fruttare alle casse dello Stato fino a 4 miliardi di euro perché, con la liquidazione dell’ente, andranno ‘rottamati’ gli interessi delle vecchie cartelle esattoriali ancora pendenti. La cifra, ha spiegato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan al termine del Consiglio dei ministri, rappresenta "la stima" degli incassi di quanti potrebbero aderire "al programma di rottamazione" ma non andrà, almeno non per intero, a copertura delle misure della legge di Bilancio. "Il modello di Equitalia – ha detto Renzi – è stato inutilmente polemico nei confronti dei cittadini e vessatorio. Chiuderla vuol dire chiudere quel modello lì. A chi dice che così si favorisce l’evasione dico che se c’è governo che ha fatto un record siamo noi. Mettete in fila i risultati, noi abbiamo fatto più di tutti. E’ un dato di fatto. E’ come dire che il Real Madrid che non sa cosa sia la coppa dei campioni". Come ha spiegato lo stesso premier, ci sarà una fase transitoria della riforma, e "per completare il percorso serviranno almeno sei mesi". Prima, infatti, vanno risolti alcuni problemi, a partire da quelli del personale, visto che i dipendenti di Equitalia non sono ‘strettamente’ dipendenti pubblici e anche per loro si pone il tema dell’ingresso per concorso che ha già riguardato i dirigenti incaricati delle Entrate. Nel provvedimento, che viaggerà in parallelo alla manovra, dovrebbero entrare anche alcune misure di semplificazione fiscale.