Giochi, relazione Mef: nel 2015 da apparecchi entrate tributarie per 4.121 milioni di euro

Nel 2015 gli apparecchi da gioco hanno garantito un gettito di 4.121 milioni di euro, pesando sul totale delle entrate erariale dello Stato per lo 0,76%; i proventi del Lotto sono invece pari a 7,077 milioni di euro, l’1,31% del totale. Lo rileva il ministero dell’Economia e delle Finanze nella relazione che accompagna la Nota di aggiornamento del Def. Nel 2015, nel settore dei giochi, sono stati effettuati 47.468 controlli, a fronte dei 40.000 programmati e con un incremento del 9,8% rispetto al 2014 (43.245). Per quanto riguarda gli apparecchi da divertimento e intrattenimento, sono stati effettuati 26.572 controlli con un incremento rispetto all’anno precedente del 19,4% (22.249). Sul totale di oltre 100.000 esercizi presso i quali sono collocati gli apparecchi da divertimento e intrattenimento e l’attività di scommessa, vale a dire i comparti a maggior rischio, la percentuale di quelli sottoposti a verifica rappresenta, quindi, circa il 45%. I controlli in parola hanno consentito di accertare, sotto il profilo amministrativo, 1.443 violazioni, con l’irrogazione di sanzioni per un totale di 16.570.000 euro, sotto il profilo penale, 642 violazioni, da cui è conseguita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 608 soggetti, con il sequestro di esercizi ed apparecchi. Nell’ambito dei controlli sul divieto di gioco ai minori e quelli sulle scommesse, si è mantenuto un livello in linea con i risultati dell’anno precedente, mentre sono aumentati quelli sul bingo e sul gioco on line, rispettivamente 412 (contro i 327 del 2014) e 262 (contro i 114 del 2014). Per quanto concerne l’efficacia delle attività di controllo poste in essere dall’Area Monopoli, relativamente alle somme derivanti dall’accertamento di violazioni tributarie e amministrative, nel 2015 si registra un valore di euro 61.664.440, a fronte di un obiettivo di programma pari a euro 40.000.000. In particolare, l’imposta accertata è stata pari a circa 22,6 milioni di euro, le sanzioni amministrative irrogate pari a circa 19,8 milioni di euro, quelle tributarie a circa 18,8 milioni di euro mentre quelle per violazioni del divieto di gioco ai minori sono state di circa euro 470.000. In merito, si evidenzia che tale risultato deriva dalla predisposizione di un piano di interventi selezionati sulla base di un’analisi dei rischi di settore che si focalizza sull’efficacia di controlli selettivi e mirati, soprattutto con riferimento agli apparecchi da intrattenimento nei confronti dei quali si sono maggiormente concentrate le attività di controllo. Nell’attività di contrasto all’illegalità nel campo dei giochi e delle scommesse, anche online, lo scorso anno sono stati complessivamente eseguiti 5.765 interventi, di cui 1.711 irregolari, riscontrando 1.779 violazioni, che hanno consentito di verbalizzare 6.103 soggetti. Sono state altresì concluse 641 deleghe d’indagine pervenute dalla Autorità giudiziaria. A seguito di tali attività ispettive sono stati sottoposti a sequestro 576 apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento irregolari, nonché 1.224 punti clandestini di raccolta scommesse. Particolare attenzione è stata rivolta, altresì, al fenomeno della diffusione dei Centri di trasmissione dati (C.T.D.), canale privilegiato utilizzato dagli allibratori esteri sprovvisti di concessione statale e di licenza di Pubblica sicurezza, per la promozione della raccolta in Italia di scommesse. In relazione a tale fenomeno, va ricordato che la citata Legge n. 190/2014 ha introdotto una procedura di emersione per gli operatori che offrono scommesse per conto di bookmaker esteri privi di concessione, che, dai dati in possesso dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, ha riguardato circa 2.200 soggetti.