Prosegue l’azione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania a tutela del settore turistico-alberghiero tesa a individuare attività ricettive irregolari presenti nei diversi comuni della provincia etnea. Il piano di controlli avviato nel primo semestre del corrente anno è infatti proseguito sia nel capoluogo sia in altri comuni della provincia caratterizzati da elevata vocazione turistica e presenza di bed & breakfast, affittacamere e case vacanza. I dati raccolti nel corso dei servizi di controllo economico del territorio e le informazioni reperite sui siti internet di prenotazioni on line, incrociati con i dati ufficiali degli operatori censiti dai comuni per effetto del rilascio delle previste autorizzazioni comunali (SCIA), hanno permesso alle Fiamme Gialle di individuare ulteriori 10 attività commerciali irregolari, di cui 3 risultate completamente abusive. Attraverso le attività di verifica sono stati ricostruiti i pernottamenti effettuati presso le strutture controllate rilevando così incassi non dichiarati al fisco per quasi 200 mila euro. Sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria 7 titolari di attività per aver omesso di comunicare alla Questura i nominativi dei clienti alloggiati presso la propria struttura, ovvero per aver effettuato dichiarazioni mendaci circa il numero di posti letto autorizzati. Ammontano a circa 17.000 le presenze rilevate presso le strutture ispezionate e segnalate ai comuni di Catania, Acireale e Nicolosi ai fini del recupero dell’imposta di soggiorno nei confronti dei responsabili delle attività ricettive.