Ancora una volta gli automobilisti italiani saranno utilizzati come uno sportello bancomat per ottenere risorse economiche. Lo afferma il Codacons, commentando la denuncia della Cgia di Mestre circa il rincaro delle accise sui carburanti dal prossimo 1 gennaio 2017. “L’Italia è ai vertici della classifica europea per il caro-carburante proprio a causa della tassazione eccessiva su benzina e gasolio, che arriva a pesare fino al 70% sul prezzo di ogni litro di carburante acquistato dai consumatori – spiega il presidente Carlo Rienzi – Questo avviene proprio perché in Italia i governi di ogni colore politico hanno sempre fatto ricorso alle accise sulla benzina per ottenere soldi facili: tasse di scopo, varate per far fronte ad una emergenza del momento, ma che non sono state mai revocate. Per questo gli automobilisti italiani ancora oggi finanziano con ogni litro di benzina e gasolio acquistato la guerra d’Etiopia del 1935-1936, il disastro del Vajont del 1963 o il terremoto del Belice del 1968. Il Governo Renzi deve intervenire con urgenza per sterilizzare l’ennesimo ritocco delle accise, che avrà effetti diretti per le tasche delle famiglie e per i prezzi al dettaglio, con ricadute sui consumi già stagnanti” – conclude Rienzi.