Sembravano delle persone sfortunate, che avevano perso il lavoro e per questo dovevano sostenersi con gli ammortizzatori sociali. Peccato però che lavoravano “in nero”, in barba a tutte le leggi anche quelle etiche. La Guardia di Finanza di Torno nel corso di un controllo a una nota azienda della Val Susa che commercializza materiale elettrico, ha accertato che dodici lavoratori, quasi l’intero staff dell’impresa, prestavano la loro opera totalmente “in nero”, esposti in tal modo ad elevati rischi in termini di sicurezza e di garanzie assistenziali. Quattro di questi lavoratori in nero, tutti italiani tra i trenta e quarant’anni, percepivano oltre allo stipendio, su cui tra l’altro non pagavano un euro di imposta, l’indennità di disoccupazione e per questo sono stati denunciati, dai Finanzieri della Compagnia di Susa, alla Procura della Repubblica di Torino per il reato di truffa ai danni ai danni dello Stato. La tutela delle risorse dello Stato e degli Enti Locali nonché il contrasto alle frodi alla pubblica amministrazione, sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza che ricorda come tali situazioni, danneggino tutti i cittadini e fanno aumentare i costi dei servizi pubblici.