A settembre la stima degli occupati cresce rispetto ad agosto (+0,2%, pari a +45.000 unita’), recuperando il calo registrato nel mese di luglio. Lo rende noto l’Istat, precisando che dinamiche positive si rilevano per entrambe le componenti di genere e in tutte le classi di eta’; l’aumento si concentra, questo mese, tra i lavoratori indipendenti (+56.000), a fronte di un calo dei dipendenti a termine e la stabilita’ di quelli permanenti. Il tasso di occupazione e’ pari al 57,5%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente. Nel periodo luglio-settembre si registra una sostanziale stabilita’ degli occupati rispetto al trimestre precedente; segnali di crescita si rilevano per i lavoratori dipendenti, sia permanenti sia a termine e le persone di 50 anni o piu’, mentre diminuiscono in modo significativo gli indipendenti. Su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,2% su settembre 2015, pari a +265.000). La crescita tendenziale è attribuibile quasi esclusivamente ai dipendenti permanenti (+264.000) e si manifesta sia per la componente maschile sia per quella femminile, concentrandosi principalmente tra gli over 50 (+384.000). Nello stesso periodo calano sensibilmente gli inattivi (-3,6%, pari a -508.000) e aumentano i disoccupati (+3,4%, pari a +98.000). Il tasso di disoccupazione risulta pari all’11,7%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. Lo rende noto l’Istat diffondendo le stime provvisorie. La stima dei disoccupati, spiega l’Istat, a settembre cresce (+2,0%, pari a +60 mila), dopo il calo registrato a luglio (-1,1%) e agosto (-0,1%). L’aumento interessa entrambe le componenti di genere e le diverse classi di età ad eccezione dei giovani di 15-24 anni. La maggiore partecipazione al mercato del lavoro nel mese di settembre, in termini sia di occupati sia di persone in cerca di lavoro, si associa alla diminuzione della stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,9%, pari a -127 mila). Il calo interessa donne e uomini e coinvolge tutte le classi di età. Il tasso di inattività scende al 34,8%, in calo di 0,3 punti percentuali. Nel trimestre luglio-settembre alla sostanziale stabilità degli occupati (+11 mila) si accompagna una lieve crescita dei disoccupati (+0,2%, pari a +5 mila) e un calo degli inattivi (-0,3%, pari a -45 mila).
Claudio Andò