Sul referendum costituzionale l’ultima parola spetta alle Sezioni Unite della Cassazione, che il prossimo 15 novembre si pronunceranno sul ricorso promosso dal Codacons in cui si contesta l’eccesso di potere. Alla base delle motivazioni giuridiche proposte dal Codacons con apposito ricorso, vi è l’eccesso di potere giurisdizionale, perché l’Ufficio centrale per il referendum presso la Cassazione non poteva pronunciarsi sul quesito referendario, che doveva essere formulato nel Dpr di cui all’articolo 15 legge n 352/70, adottato previa delibera del Consiglio dei ministri, di indizione del referendum. Col suo operato l’Ufficio ha invaso la sfera di competenza dell’amministrazione e il campo legislativo, perché ha dato una lettura delle norme sul quesito che vanno ben al di là del potere di interpretazione della legge, finendo col riscrivere le norme che disciplinano il quesito stesso. Scelte che hanno dato vita all’eccesso di potere giurisdizionale contestato dall’associazione dei consumatori, sul quale si pronunceranno le sezioni unite della Cassazione (giudice Perrino) il prossimo 15 novembre. Se le richieste del Codacons dovessero essere accolte, il testo del quesito referendario dovrebbe inevitabilmente essere sottoposto a modifiche.