“Non c’è limite al peggio che certa politica o pseudo tale riesce a mostrare. Abbiamo attraversato tante vicende di Amministrazioni di destra e sinistra che hanno calpestato ogni senso del rispetto e del buon gusto concedendo ruoli altamente significativi, quando non istituzionali, a persone che nel passato si sono distinte per i loro abomini e i loro crimini contro lo Stato e contro i suoi cittadini, contro la pace e contro la civiltà. E i ‘civilissimi’ ed emancipatissimi del Movimento 5 Stelle non potevano essere da meno. Quale migliore ‘consulente’ se non un assassino reo confesso? Una vergogna senza limiti che conferma, ancora una volta, come per contare qualcosa in questo Paese sembra indispensabile avere la fedina penale macchiata pesantemente”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta le notizie rese note a più riprese dai media della stretta collaborazione fra il Movimento 5 Stelle e Achille Lollo, ex attivista di Potere operaio, autore, reo confesso, della strage di Primavalle, il rogo in cui persero la vita il 15 aprile del 1973 i due fratelli Mattei, Virgilio e Stefano, di 22 e 8 anni, figli del segretario della sezione missina. L’ex militante di Potere Operaio è stato prima latitante per 10 anni in Angola e, poi, per 18 in Brasile per sfuggire alla condanna per il rogo di Primavalle del 1973. Oggi Lollo, dopo esser sopraggiunta la prescrizione della pena, è un libero cittadino e svolge la professione giornalistica. Lollo, che scrive per un giornale online vicino al M5S, è stato definito nell’edizione di oggi del Messaggero “consulente” dei pentastellati.
“Già è grave che chi dovrebbe essere schiacciato dalla vergogna per ciò che ha fatto e per essere venuto meno alle proprie responsabilità nascondendosi come un verme sotto un sasso non senta la necessità di far dimenticare a tutti della propria esistenza – incalza Maccari -. Ma è anche peggio che certi soggetti vengano addirittura ‘accreditati’ di fronte all’opinione pubblica da persone irresponsabili, ipocrite e prive di qualsiasi senso della giustizia e del senso civico che gli affidano ruoli che ne esaltano l’immagine, come se avessero qualcosa da insegnare o fossero custodi di chissà quale verità o contenuto. L’unica cosa che certa gente porta con sé – conclude Maccari – è il peso delle vite che ha distrutto con la propria cieca e bestiale violenza e, nel caso di Lollo, l’orrore reso ancora più straziante di aver assassinato due giovani innocenti di cui uno ancora bambino”.