“A partire da oggi, qualunque precario per i dieci anni precedenti può chiedere gli stessi scatti di anzianità del personale assunto a tempo indeterminato, mentre chi è di ruolo può ricorrere per ottenere per intero il riconoscimento di tutto il servizio pre-ruolo”: a sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal che, in un’intervista ad Orizzonte Scuola, commenta la serie di sentenze “pilota” della Cassazione, pubblicate in settimana, sull’abuso dei contratti a termine, risarcimenti e ricostruzione di carriera del personale scolastico.
Ricordando l’articolo 3 della nostra Costituzione che richiama al diritto di uguaglianza tra tutti i cittadini, il sindacalista dice che “l’Anief fin dal primo anno della sua fondazione – dicembre 2008 – ha denunciato alla stampa la disparità di trattamento tra personale precario e di ruolo da sempre perpetrata dal legislatore e dal sindacato rappresentativo. La Cassazione ci ha dato, finalmente, ragione dopo che siamo riusciti a fare eleggere gli stessi precari alle ultime elezioni Rsu. È una battaglia che per noi deve concludersi con una piena equiparazione anche in termini di ferie, malattie e ogni diritto riconosciuto al lavoratore indipendentemente dalla scadenza del contratto. Temi che abbiamo sottoposto all’attenzione del Parlamento anche nell’ultima legge di stabilità (attraverso più di 70 emendamenti presentati alla Camera) e in occasione dello sciopero e del sit-in del 14 novembre prossimo”.
Ma chi potrà decidere di presentare ricorso, avendo ora anche la Cassazione dalla sua parte? “Chiunque – risponde Pacifico – ha avuto più di due anni di supplenza ha diritto al pagamento degli scatti di anzianità riconosciuto al personale di ruolo per i contratti avuti negli ultimi 10 anni. Questo stesso diritto lo deve richiamare anche il personale di ruolo per il periodo pre-ruolo o, ancora, impugnando il decreto di ricostruzione di carriera laddove non venga riconosciuto per intero il servizio di precariato svolto dopo i primi 4 anni”.
Il presidente Anief sottolinea che i risarcimenti non sono affatto figurativi: “la cifra da recuperare è di almeno uno stipendio in più all’anno per gli anni pre-ruolo come per quelli post-ruolo; sarebbe stupido non farlo dopo la sentenza della Cassazione”. Ma “lo Stato pagherà soltanto chi ricorrerà o ha ricorso per dei contratti svolti dopo i 36 mesi su posto vacante e disponibile (come previsto dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del novembre 2014), comunque senza ragioni sostitutive, al di là che si tratti di 31 agosto o 30 giugno, per il risarcimento”.
“Dopo 24 mesi, invece, scatta l’aumento anche retroattivo. Ci aspettiamo ricorsi di massa per dare ai precari e ai docenti di ruolo quanto dovuto per i periodi di precariato svolti, mentre stiamo valutando di adire la Cedu, convenzione europea dei diritti dell’uomo, per il personale Ata escluso dal piano straordinario di assunzioni, per il risarcimento spettante al personale di ruolo al di là della piena ricostruzione di carriera e della quantificazione dello stesso risarcimento che dovrebbe essere dissuasivo e non soltanto sostitutivo rispetto alla mancata stabilizzazione avvenuta”, conclude Pacifico.
Nell’ultimo anno e mezzo, quindi prima della sentenza della Cassazione, sono state diverse le sentenze favorevoli alla riformulazione delle ricostruzioni di carriera con l’intero periodo di precariato. Nel maggio 2015, si è espressa così la sezione Lavoro di Bologna; il 25 febbraio scorso abbiamo assistito all’appello della sezione Lavoro di Trento; altre due sentenze positive per il riconoscimento intero del precariato sono arrivate dai giudici di Bari e Pordenone, rispettivamente l’11 maggio e l’8 agosto 2016. Ad inizio estate, altri 17 precari erano stati indennizzati, stavolta, dal tribunale di Roma. Pochi giorni prima, anche una docente emiliana, precaria da 14 anni, era stata risarcita, con ben 35mila euro. E una cifra leggermente minore era stata corrisposta il mese precedente ad un precario storico di Genova.
Tutti i lavoratori della scuola che vogliono chiedere informazioni in merito possono collegarsi sul sito internet Anief sezione ricorsi per ricostruzioni di carriera oppure alla sezione relativa agli scatti stipendiali che tengono conto per intero del periodo di precariato.