Il 31 dicembre sarà calcolata l’imposta di bollo sugli strumenti finanziari come disciplinato dall’articolo 3 del Decreto Ministeriale 24 maggio 2012 e confermato dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate 48/E del 21 dicembre 2012 che stabilisce al punto 2.2 che "le aliquote di imposta si applicano sul valore di mercato dei prodotti finanziari o, in mancanza, sul valore nominale o di rimborso, come risultante dalla comunicazione inviata alla clientela".
I bond subordinati del Mps sono tutti non quotati, inclusa l’obbligazione "Antonveneta" codice IT0004352586 in possesso del pubblico al dettaglio.
Questa, infatti, è negoziata dallo stesso Monte dei Paschi di Siena al DDT (evitiamo facili ironie…) che è tecnicamente un "internalizzatore sistematico". Il titolo, quindi, viene considerato non quotato, esattamente come gli altri subordinati della banca.
Cosa significa tutto ciò?
Che sarà calcolata l’imposta di bollo dello 0,2% sul valore nominale dei titoli e non sull’ultimo prezzo disponibile, che per il bond "Antonveneta" di cui sopra è 46.
Conseguenza è che, ad esempio, un portatore di quel bond per diecimila euro nominali pagherà un’imposta di bollo di 20 euro e non di 9,20 euro come accadrebbe se fosse invece calcolata sul valore di 46.
Un’ulteriore perdita che si aggiunge al resto, ed un ingiusto guadagno per il fisco… come se gia’ ingiustamente non ne avesse.…
Giuseppe D’Orta, responsabile Aduc Tutela del Risparmio