Troppo spesso sotto i riflettori per l’impatto negativo sulla salute dei cittadini e dei minori, l’industria italiana del gioco viene rivalutata da un recente studio condotto dalla Gambling Commission britannica, che ha preso in esame la diffusione di giochi, scommesse e lotterie sulla popolazione minorenne. Il quadro che ne risulta è nettamente a favore del nostro Paese (ricordiamo che in Italia il gioco è vietato ai minorenni), dove i ragazzi sotto i 18 anni sono il 12%, contro il 14% della media europea e il 16% dei minorenni UK, che nell’ultimo anno hanno giocato almeno una volta a settimana. Un rapporto della Gambling Commission ha evidenziato che nel Regno Unito è la fascia dei minorenni attratta dal gioco (16%) è in calo rispetto al 23% registrato nel 2011. Le forme più popolari di gioco d’azzardo continuano a essere le slot machine e le scommesse sportive, ma prendono sempre più piede le lotterie, sia nazionali che internazionali. Il gioco, nel Regno Unito, è particolarmente diffuso fra i ragazzi di sesso maschile, ma è praticato prevalentemente in forma in modalità ‘retail’: solamente il 9% ha infatti affermato di aver giocato almeno una volta online, mentre il restante acquista biglietti della lotteria nei negozi fisici. Ma cosa spinge gli adolescenti a puntare e a tentare la fortuna? Il primo motivo è rappresentato dalla possibilità di fare soldi in fretta, seguito dal divertimento. Che tuttavia l’azzardo sia una possibile fonte di rischio e di dipendenza, ne è a conoscenza il 58% del campione. La fascia di età presa in considerazione, particolarmente attiva sui social, ha dichiarato che è proprio da Facebook o Instagram che segue e resta aggiornata sui prodotti delle aziende di gioco. Il dato che fa più riflettere, secondo lo studio della Gambling Commission, è che nell’84% dei casi le scommesse o l’acquisto di un tagliando della lotteria è stato fatto davanti agli occhi di un maggiorenne, sia esso genitore, fratello o parente. Una volta diventati maggiorenni, i sudditi di Sua Maestà restano legati al gioco: quasi un cittadino britannico su due (il 48% della popolazione) scommette abitualmente. La National Lottery rappresenta la prima forma di intrattenimento, con il 30% delle preferenze dei giocatori maggiorenni, seguita dai gratta e vinci (11%).