Le colonne fondamentali sulle quali poggia la costituzione dell’Ue sono: libera circolazione di persone, di capitali, di beni e servizi. Non si può scegliere, come al supermercato, uno o l’altro di queste condizioni, in relazione alle proprie comodità, come vuole fare la premier britannica Theresa May. Se vuole uscire dalla Ue lo faccia, assumendosene tutte le responsabilità e i relativi vantaggi e svantaggi. La Ue rappresenta mediamente il 7% della popolazione mondiale, produce il 25% del Pil mondiale e spende il 50% del proprio bilancio in welfare. L’euro ha consentito la stabilizzazione dell’inflazione e i mutui si attestano su qualche unità percentuale. Di tutto questo i cittadini, utenti e consumatori, ne hanno beneficiato, nonostante i problemi che abbiamo e che non vogliamo sottacere. La premier May pensa che uscire dalla Ue possa offrire maggiori opportunità al proprio Paese. In un mondo globalizzato il singolo Paese non ha molte possibilità di riuscita. L’epoca dell’Impero Britannico e’ finita e non è il Continente europeo a essere isolato quando c’è la nebbia sulla Manica, ma il Regno Unito che non si sa se tale rimarrà.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc