La Guardia di Finanza di Rimini ha notificato, dall’inizio dell’anno, la sospensione delle attività commerciali nei confronti di quattro bar per aver posto in vendita tabacchi senza averne l’autorizzazione nonché di una ditta operante nel settore della vendita di articoli per la casa ed oggettistica varia, per aver ripetutamente omesso di rilasciare lo scontrino fiscale nell’ultimo quinquennio. Le operazioni di servizio sono il frutto dell’intensa e costante attività di controllo economico del territorio e in particolare sul regolare rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali, che vede impegnati quotidianamente i militari del Comando Provinciale di Rimini e consente di monitorare le realtà economiche presenti sul territorio della provincia con lo scopo di prevenire e reprimere ogni forma di illecito finanziario pregiudizievole per le casse dello Stato e per i contribuenti onesti. I finanzieri del Gruppo di Rimini, infatti, nell’esecuzione di tali controlli di competenza hanno accertato che quattro bar, operanti in Rimini, Riccione e Poggio Torriana, detenevano per la vendita al pubblico sigarette di ogni marca senza avere l’autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato per un quantitativo totale rinvenuto nel corso degli interventi di oltre 18 kilogrammi di tabacchi. La Direzione Regionale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sulla scorta dei verbali trasmessi dai finanzieri, per l’illecita vendita, oltre all’irrogazione di una sanzione amministrativa da 5000 a 10.000 euro nei confronti dei quattro bar, ha disposto la sospensione dell’attività per la durata di cinque giorni per tre di essi e di otto per il restante bar poiché deteneva un quantitativo maggiore di sigarette. I provvedimenti sospensivi sono stati eseguiti e notificati in gennaio e febbraio scorsi dai militari del Gruppo di Rimini che hanno, poi, vigilato costantemente sulle attività commerciali in questione per assicurare il rispetto delle prescrizioni impartite dall’Autorità competente. Un negozio di articoli vari del centro storico di Rimini, invece, gestito da un soggetto di origine cinese, è stato chiuso per tre giorni su provvedimento disposto dalla Agenzia delle Entrate, poiché, in più occasioni, i finanzieri avevano riscontrato la mancata emissione del prescritto documento fiscale a fronte della vendita di merce ai clienti. I controlli di polizia economica e finanziaria delle fiamme gialle continueranno tutto l’anno in maniera costante sul territorio provinciale.