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Duecento migranti morti davanti alle coste libiche, durante il viaggio verso quelle italiane. Lo denuncia la ong spagnola Pro-activa Open Arms. Almeno quindici migranti hanno contemporaneamente perso la vita nel mar Egeo, al largo della città turca di Kusadasi. Non ne parlano i leader europei durante le celebrazioni per i 60 anni dalla firma dei Trattati. Qualcuno fra loro, al contrario, parla delle nuove politiche migratorie comuni, improntate al rifiuto e al respingimento, come di un successo della civiltà. Diventano buie, in un silenzio di tomba, una dopo l’altra, le stelle della bandiera dell’Ue.
Roberto Malini