Il dibattito sulle aperture domenicali dei negozi, riaperto dal cittadino Luigi Di Maio, è tutto sbagliato. Nel silenzio dei giornaloni e dei politicanti, dei poteri forti e delle multinazionali, nessuno sembra voler parlare del vero problema: il lunedì. Il lunedì è sicuramente il giorno della settimana più odiato dal popolo, come dimostrano approfonditi e autorevoli studi sulle bacheche dei social e negli esercizi pubblici (specialmente i bar). Il difficile rapporto con il lunedì, che la politica e le elite si ostinano ad ignorare, inizia già dai primi anni di vita: dopo un fine settimana tra le braccia calorose della famiglia, ogni lunedì mattina si assiste allo strazio di bimbi disperati strappati ai genitori dalle maestre. Come se non bastasse, per tornare a scuola il lunedì, vogliono pure imporci le vaccinazioni. Eppure gli studi sopracitati dimostrano senza alcuna ombra di dubbio che i vaccini sono pericolosi e che gli aghi delle siringhe sono veri e propri strumenti di tortura – e poi ci si chiede perché i politici non approvano la legge contro la tortura! Solo quando avremo finalmente reso festivo questo giorno, restituendo al popolo la sua felicità, potremo dedicarci ad un’altra grave ingiustizia: il martedì. P.S. Questo comunicato riflette unicamente le opinioni dell’autore. L’Aduc infatti continua inspiegabilmente a sostenere che non debba essere lo Stato a dirci quando lavorare o fare spesa.
Pietro Moretti, vicepresidente Aduc