Il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, sulla base di informazioni fornite dal Dipartimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze ed incrociando i dati con le banche dati in uso al Corpo, ha sviluppato un’analisi di rischio in materia di indebita esenzione dal pagamento del ticket sanitario per ragioni di reddito. Sul territorio provinciale sono state approfondite le posizioni di 30 soggetti che hanno presentato richiesta di accesso al beneficio per gli anni 2011, 2012 e 2013, dichiaratisi prevalentemente appartenenti alla classe di esenzione E02 (soggetti titolari (o a carico di altro soggetto titolare) della condizione di disoccupazione con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico). L’opportuno approfondimento operativo ha portato alla luce casi di persone che con false autocertificazioni dichiaravano di aver diritto all’esenzione pur avendo un reddito superiore alla soglia minima o, peggio ancora, certificavano false attestazioni di disoccupazione per usufruire di esenzioni dal ticket per prestazioni sanitarie ed esami strumentali talvolta molto costosi. In totale sono stati ben 26 i soggetti, sia italiani che stranieri, che risultano aver ottenuto in modo illecito un vantaggio economico complessivamente pari ad Euro 18.053,11. Agli stessi è stata irrogata la sanzione amministrativa per complessivi euro 54.159,33, in relazione all’illecito previsto dall’art. 316 ter, 1°comma, del c.p., sanzionato amministrativamente dal 2°comma del medesimo articolo (indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato). Per il danno arrecato al servizio sanitario, su segnalazione dei militari, gli uffici competenti dell’ASL provvederanno a recuperare le somme indebitamente non pagate. Considerati i positivi risultati raggiunti anche negli ulteriori 5 controlli di iniziativa conclusi nelle ultime settimane, che hanno consentito di individuare soggetti con redditi consistenti (in un caso è stato scoperto che il reddito di un richiedente l’esenzione ammontava a 160.000 euro), i Finanzieri biellesi continueranno nell’ azione di ricerca sul territorio di analoghe situazioni. L’attività posta in essere dalle Fiamme Gialle evidenzia il contributo al contrasto dei fenomeni illeciti da parte della Guardia di Finanza, mirando nel caso specifico alla salvaguardia del bilancio dello Stato nel comparto della spesa pubblica.