Ad aprile l’indicatore dei Consumi Confcommercio è sceso dello 0,5% rispetto a marzo, mentre su base annua c’è una crescita dello 0,2%. Il dato – avverte l’Ufficio Studi di Confcommercio -va comunque valutato con una certa cautela visto il ruolo svolto dalle vendite di auto e moto nel determinarne l’andamento. Al netto di questa componente, infatti, l’ICC aumenta dello 0,3% rispetto a marzo e dell’1,1% su base annua. Si conferma, in ogni caso, la tendenza alla stabilizzazione dei consumi che ha caratterizzato gli ultimi mesi.
Il calo dello 0,5% è la sintesi di un aumento dello 0,1% della domanda relativa ai servizi e di un ridimensionamento significativo della domanda di beni (-0,8%). Tra le singole funzioni di consumo, incrementi di modesta entità hanno interessato solo la spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (+0,5%), che recupera la frenata del mese precedente, gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+0,2%) e i beni e i servizi ricreativi (+0,1%). Forte riduzione per la domanda di beni e di servizi per la mobilità (-4,4%), condizionata dalle diverse festività del mese di aprile. Un ridimensionamento, anche se modesto, ha interessato i beni e i servizi per le comunicazioni, i beni e i servizi per la cura della persona, i beni e servizi per la casa e l’abbigliamento e le calzature (-0,1%).
La crescita dello 0,2% riflette l’andamento positivo della domanda di servizi (+2,6%) e il calo della spesa per i beni (-0,8%). Incremento significativo, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, solo per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+3,4%). Più contenuta la crescita della spesa per i beni e i servizi per le comunicazioni (+1,3%) e per i beni e servizi ricreativi (+0,8%). In crescita modesta anche la domanda per i beni e servizi per la cura della persona (+0,3%) e la spesa per l’abbigliamento e calzature (+0,1%). Un calo significativo ha invece interessato la domanda di beni e i servizi per la mobilità (-3,1%) sui cui hanno pesato gli andamenti degli acquisti di auto e moto. In riduzione anche la spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,3) e la domanda per i beni e servizi per la casa (-0,1%).
Per il mese di maggio 2017 l’Ufficio Studi Confcommercio stima un aumento dello 0,1% rispetto ad aprile. In confronto allo stesso mese del 2016 la variazione del NIC dovrebbe attestarsi al +1,6%.