Inflazione “rivista” al rialzo, prezzi al top dal 2013

Prezzi ai massimi dal 2013, ossia da quattro anni. Ad aprile l’inflazione è aumentata dello 0,4% su base mensile e dell’1,9% rispetto ad aprile 2016 (la stima preliminare era +1,8%), da +1,4% di marzo. Lo ha comunicato l’Istat che ha rivisto al rialzo le stime provvisorie. Per ritrovare un dato più alto bisogna tornare a gennaio 2013 quando l’inflazione era al 2,2%, mentre a febbraio dello stesso anno aveva toccato l’1,9%. L’accelerazione dell’inflazione deriva soprattutto dalla crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+5,7%, da -1,2% del mese precedente), a cui contribuiscono sia l’Energia elettrica (+5,4%) sia il Gas naturale (+5,9%), che segnano entrambi un’inversione di tendenza rispetto a marzo (rispettivamente da -1,0% e -1,4%) e dalla dinamica dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+5,5%, da +2,5% del mese precedente). Su base annua la crescita dei prezzi dei beni si amplia di un decimo di punto percentuale (+1,8% da +1,7% di marzo), mentre accelera in modo marcato il tasso di crescita dei prezzi dei servizi (+1,8% da +1,0%). Di conseguenza, ad aprile il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si annulla (era -0,7 a marzo). L’inflazione acquisita per il 2017 e’ pari a +1,4% per l’indice generale; +0,7% per la componente di fondo. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,4% su base mensile e registrano un aumento dell’1,8% su base annua (era +2,3% a marzo). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto scendono dello 0,3% in termini congiunturali e mostrano una crescita su base annua del 2,2%, in attenuazione dal +2,7% del mese precedente. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,8% su base mensile e del 2,0% su base annua (era +1,4% a marzo), confermando la stima preliminare. Il rialzo congiunturale e’ in parte dovuto al rientro definitivo dei saldi invernali di abbigliamento e calzature, di cui il NIC non tiene conto. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’1,7% nei confronti di aprile 2016.