Saranno 7,77 milioni gli italiani che partiranno per il ponte del 2 giugno, dormendo almeno una notte fuori casa, quasi il 9% in più rispetto allo scorso anno. Il 93% rimarrà in Italia. Lo rileva un’indagine svolta da Federalberghi. "E’ importante dare rilevanza a questo risultato perché esso rappresenta la buona premessa rispetto all’apertura della prossima stagione: il 2 giugno in qualche modo dà il via con un trend positivo alle previsioni di tutta l’estate", commenta il presidente Bernabò Bocca. "La circostanza poi che il 93% di italiani che si muoverà preferirà l’Italia per questa breve vacanza – continua Bocca – acquisisce maggior valore non solo per l’economia interna ma anche per la valenza simbolica che essa assume: viene da pensare che si stia riconquistando una rinnovata passione per le bellezze del proprio paese". "A fronte di questo trend positivo, non possiamo tuttavia dimenticare che i nostri competitor corrono ancora più veloce di noi – prosegue il presidente di Federalberghi – e auspichiamo quindi che le istituzioni accompagnino lo sforzo delle imprese". "Nell’esprimere il nostro apprezzamento per i provvedimenti che il Parlamento sta discutendo in questi giorni in materia di contrasto all’abusivismo e promozione della concorrenza – conclude – dobbiamo ribadire le nostre preoccupazioni per quanto invece non è stato fatto in relazione ai nuovi voucher e, ancora, per la spada di Damocle dell’aumento delle aliquote Iva, cosa che avrebbe effetti devastanti per la competitività internazionale del settore".
Nella scelta della tipologia della vacanza di questo ‘ponte’ le località marine saranno quelle prese letteralmente d’assalto. Il 53,9% sceglierà il mare, il 18,0% preferirà le città d’arte maggiori e minori, il 10,7% andrà in località di montagna. Un 4,2% ne approfitterà per una pausa in una località lacuale ed un 2,2% prediligerà una località termale e del benessere. Per chi andrà all’estero le grandi capitali europee faranno da polo attrattore con oltre il 73,6%.
DOVE SOGGIORNARE – L’alloggio vedrà una affermazione della casa di parenti o amici con il 35,7% della domanda. Seguono la struttura alberghiera con il 25,1%, la casa di proprietà con il 12,9%, i bed & breakfast con l’11,3% e l’appartamento in affitto con il 3,9%.
SPENDENDO QUANTO – La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 267 euro (rispetto ai 290 del 2016) di cui 248 euro (256 nel 2016) per chi rimarrà in Italia e 653 euro (693 nel 2016) per chi andrà oltre confine. Ciò determinerà un giro d’affari turistico di circa 2,1 miliardi di euro (+0,2% rispetto al 2016) e la permanenza media si attesterà sulle 2,7 notti (3,2 notti nel 2016).