IL G20 MOSTRA AMBIZIONE SU CLIMA E SOSTENIBILITÀ

In occasione della chiusura del vertice G20 che si è tenuto ad Amburgo il WWF esorta le principali economie industrializzate e emergenti del mondo a rispettare il loro impegno per garantire a tutti sostenibilità e la capacità di affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici. L’ambizione condivisa nel comunicato finale dei leader deve essere accompagnata da azioni concrete dei paesi del G20 e dei governi per rallentare la ‘corsa’ verso la perdita di biodiversità, l’accelerazione dei cambiamenti climatici e l’uso insostenibile delle risorse naturali del pianeta.

Oggi l’equilibrio del pianeta sta avanzando verso un ‘punto di non ritorno’ a causa di un inquinamento ambientale senza precedenti, degli impatti del cambiamento climatico, della diminuzione della biodiversità, del degrado del territorio e della scarsità d’acqua.

Per il WWF è quanto mai urgente un’azione collettiva su questioni come la finanza verde, la politica del clima, la tutela dei mari e la lotta ai crimini ambientali e contro la fauna selvatica, come indicato nella dichiarazione finale del G20: solo così sarà possibile prevenire danni irreversibili alle società e alle economie globali e garantire stabilità e sicurezza nelle regioni più vulnerabili del mondo.

Manuel Pulgar-Vidal, leader mondiale Clima & Energia del WWF, ha dichiarato: "Dando impulso all’attuazione dell’Accordo di Parigi e agli Obiettivi 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, i Paesi del G20 possono aiutare a far avanzare l’agenda della sostenibilità. Riconoscendo il trend irreversibile segnato dal trattato sul clima di Parigi, i leader hanno mostrato la loro determinazione ad unirsi ai paesi e agli attori non statali a livello mondiale nel creare una trasformazione socioeconomica globale che condizionerà gli stati nazionali, il benessere e la prosperità delle persone per gli anni a venire”.

Al Vertice tutti i membri del G20, tranne gli Stati Uniti, si sono impegnati a garantire l’attuazione completa ed efficace dell’accordo di Parigi, attraverso la cooperazione, per realizzare i contributi nazionali sul clima, approvare piani a lungo termine entro il 2020, con un monitoraggio indipendente del cambiamento dei flussi finanziari. Il loro impegno arriva poche settimane dopo che il presidente americano Donald Trump aveva annunciato la sua intenzione di ritirare gli Stati Uniti dall’accordo globale sul clima approvato nel dicembre 2015.

"L’attuazione dell’accordo di Parigi è nell’interesse di ogni nazione. Strategie climatiche efficaci possono aiutare a liberare nuove opportunità di business e di lavoro, l’energia rinnovabile, benefici per la salute e un futuro sostenibile per tutti. Mentre i leader del G20 si uniscono a città, aziende e singoli cittadini in tutto il mondo per impegnarsi verso un futuro resiliente al cambiamento climatico, deve essere di una chiarezza cristallina che in questo scenario non c’è futuro per i combustibili fossili. Possiamo essere più forti per il clima, insieme, ma dobbiamo tradurre le ambizioni in azioni, ora", ha affermato Pulgar-Vidal.

Oltre al cambiamento climatico, i leader del vertice del G20 hanno anche discusso le opportunità e le sfide legate alla Finanza Verde e il suo ruolo nel trasferire i flussi finanziari a livello mondiale verso una maggiore sostenibilità, tenendo conto dei rischi climatici e ambientali.

Il forum ha inoltre esaminato per la prima volta l’importante collegamento tra crimini contro la fauna selvatica e corruzione, condividendo un Piano d’azione del G20 che evidenzia in particolare gli impatti profondi economici, sociali, culturali e ambientali del commercio illegale della fauna selvatica.

Margaret Kinnaird, leader della World Wildlife Practice WWF, ha dichiarato: "Il crimine contro le specie selvatiche non solo è una minaccia per l’incredibile biodiversità del nostro pianeta, ma sta anche provocando danni alle comunità locali danneggiando la loro vita, distruggendo i loro mezzi di sussistenza e i minando i loro diritti. Queste comunità da secoli dipendono dalle risorse e dagli ecosistemi circostanti. Invitiamo l’Argentina, come prossimo presidente del G20, ad accogliere l’eredità della Germania come presidenza uscente, rendendo la lotta ai crimini di natura una priorità”.

Inoltre, il WWF esorta inoltre la prossima presidenza a mantenere l’attenzione del G20 verso l’inquinamento marino, chiedendo la definizione di termini e responsabilità nell’ambito del piano d’azione sui rifiuti marini e di misure concrete come lo sviluppo, il finanziamento e la condivisione delle conoscenze dei quadri giuridici nazionali, facilitando i migliori sistemi integrati di gestione dei rifiuti attraverso l’estensione delle responsabilità verso i produttori e la finanza sostenibile.

Il 1 ° dicembre 2017, l’Argentina subentrerà alla presidenza del G20 e organizzerà il vertice del G20 nel 2018, il secondo ad avere luogo in America Latina.