La prima delle tre giornate di incontro e di studio promosse dall’Eurispes è stata caratterizzata dagli interventi delle numerose autorità presenti alla cerimonia di apertura che si è svolta nella splendida cornice della “Palazzina Comando”, nuova sede dell’Istituto in Sardegna, a Tempio Pausania.
Sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente della Commissione uranio impoverito, On. Giampiero Scanu, il Sindaco di Tempio, Andrea Biancareddu, Il Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna, On. Gianfranco Ganau, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio del Sette.
Dai diversi interventi è emersa in particolare la consapevolezza che la presenza dell’Eurispes in Sardegna, sarà portatrice di dinamiche di sviluppo positive per il territorio sia in termini di capacità di analisi e di studio dei fenomeni espressi dalla realtà sarda e, quindi, di supporto ai decisori politici sia dando nuovo impulso all’internazionalizzazione del sistema sardo.
Il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, nel suo intervento, ha ribadito l’impegno dell’Istituto nel voler essere un punto di riferimento culturale e scientifico capace di produrre conoscenza e informazione, talvolta ‘scomoda’, ma sempre rigorosamente scientifica e libera. Il Presidente, ha anche annunciato i temi individuati per stimolare il dibattito tra gli esperti che hanno partecipato ai quattro diversi tavoli di lavoro: “Culture, Futuro, Paura, Sviluppo”, sottolineando come queste parole fondamentali, che possono essere lette come affermazioni, ma anche come domande, ben rappresentino oggi il sentire condiviso, al quale è necessario dare interpretazioni e risposte.
Gerolamo Balata, direttore di Eurispes Sardegna, ha anticipato i prossimi eventi: il 29 settembre, la Conferenza regionale sul fenomeno dell’usura, realizzata dall’Istituto in collaborazione con la Diocesi di Tempio Ampurias e il Prefetto Domenico Cuttaia, Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative anti-racket e anti-usura. Tra gli appuntamenti successivi, la presentazione del Rapporto Agromafie e di uno studio sull’immagine della Sardegna presso gli italiani.
Ha concluso la prima parte della giornata, dando formalmente il via ai lavori dei giorni successivi, la lectio magistralis di Gian Carlo Caselli incentrata sul tema dell’“Etica della Responsabilità”. Secondo Caselli, in un tempo nel quale pare che nessuno si senta più responsabile di nulla, la caduta del “senso di responsabilità” trasferendosi dai piani alti della società ai singoli individui, rende sempre più difficile la tenuta degli stessi rapporti sociali.
Nella seconda e terza giornata i lavori si sono concentrati sull’attività dei tavoli tematici, che hanno approfondito i quattro termini scelti: Paura, Culture, Futuro, Sviluppo. Queste parole chiave, che rimandano alle grandi questioni del nostro tempo, hanno animato il dibattito delle giornate sarde. Le indicazioni emerse ispireranno quindi il Rapporto Italia 2018, che si svilupperà attorno al concetto di “Responsabilità”.
Il confronto tra gli studiosi di livello internazionale ha permesso di mettere a fattor comune un metodo di lavoro e di analisi interdisciplinare, che caratterizza da sempre il modello di ricerca sociale ed economica applicato da Eurispes.
Tante le indicazioni emerse che verranno tradotte in un preciso programma di lavoro e di intervento che vedrà l’Istituto impegnato nei prossimi mesi. “Si è trattato – ha commentato il Presidente Gian Maria Fara – di un momento intenso e qualificante, che è nostra intenzione istituzionalizzare. Le giornate di Tempio devono diventare l’occasione per una riflessione strutturale sull’Italia di oggi, ma soprattutto sull’indirizzo strategico che intendiamo individuare per imboccare una strada di effettiva crescita e di progresso, che deve essere aperta e inclusiva, e, soprattutto, deve coinvolgere il Nord e il Sud del Paese senza distinzioni”.
La giornata si è conclusa con l’inaugurazione della Sede Regionale. La cerimonia è stata presieduta dal Vescovo di Tempio e Ampurias S.E. Mons. Sebastiano Sanguinetti.
Madrina d’eccezione Dori Ghezzi che ha elevato Tempio Pausania a luogo dell’anima.
I cori di Tempio hanno dato una nota folk ai saluti finali, richiamando la forza delle identità locali nell’universo variegato e complesso della globalizzazione, in cui tutti siamo ineluttabilmente immersi.