PROCESSO ILVA: CODACONS SEGNA UN PUNTO A FAVORE DEI CITTADINI, LAVORATORI E IMPRESE DANNEGGIATE DALL’INQUINAMENTO

Parte della famiglia Riva e gli altri imputati del processo “Ambiente Svenduto” in corso a Taranto hanno depositato – a mezzo dei loro Legali – una dotta dichiarazione di ricusazione nella quale sostenevano che il Presidente del Collegio designato non fosse totalmente “sereno” nello svolgere l’incarico affidatogli dopo che il Presidente del Collegio della Corte di Assise, Dott. Petrangelo, ha raggiunto i limiti di età pensionabile.
Il CODACONS, spulciando nei verbali delle precedenti udienze ha scoperto che tale dichiarazione di ricusazione non fosse pertinente poiché già proposta, con le stesse dedotte motivazioni, all’udienza del 12 ottobre 2016 e rigettata dall’allora Presidente del Collegio. Ne ha pertanto eccepito la tardività in udienza, sostenendola anche con una successiva memoria depositata direttamente alla Corte di Appello di Lecce, competente a valutare se la dichiarazione di ricusazione fosse o meno pertinente.
Oggi 20 settembre, alla riapertura del processo, sarà data lettura del provvedimento del presidente della Corte di appello di Lecce che, accogliendo l’eccezione sollevata dal Codacons udienza e con memoria depositata successivamente, ha rigettato l’istanza motivando sia in punto di merito che in punto di tardività, facendo proprie anche le osservazioni circa la tardività della eccezione e rigettando pertanto ogni questione sollevata dagli imputati (i quali, peraltro, stante la pretestuosità della questione posta, sono stati anche condannati a pagare alla Cassa delle Ammende una sanzione di € 1.500,00 cadauno) .
Così il processo per i gravissimi fatti dell’Ilva proseguirà con l’audizione dei consulenti tecnici Dottori Conversano, Balice, Corbo Di Francesco e Solombrino.