Accertare il momento preciso in cui Ryanair ha avuto consapevolezza che non avrebbe potuto garantire i propri voli, e verificare se sia stata data tempestiva comunicazione ai propri clienti e se la compagnia abbia continuato a vendere biglietti pur conoscendo le difficoltà tecniche cui andava incontro.
Questa, in sintesi, la richiesta che il Codacons ha presentato con un esposto alle Procure della Repubblica di Roma, Bergamo, Bari e Cagliari, a seguito del caos cancellazioni.
“Se la compagnia aerea ha venduto biglietti anche dopo essere venuta a conoscenza del rischio di non poter garantire i voli, e se ha tardato a disporre le cancellazioni e relative comunicazioni ai passeggeri, scatterebbe l’ipotesi di frode in commercio – spiega il presidente Carlo Rienzi – In tal senso abbiamo chiesto alle Procure di svolgere le dovute indagini del caso a tutela di migliaia di viaggiatori coinvolti nel caos Ryanair”.
Intanto il Codacons pubblica oggi sul proprio sito internet il modulo di querela attraverso il quale i passeggeri che hanno subito danni a causa della cancellazione del proprio volo possono chiedere il risarcimento alla compagnia aerea.
“Tutti coloro che hanno perso i soldi o sostenuto spese aggiuntive a causa della cancellazione del volo (perdita notti in hotel, perdita giorni lavorativi, spese per trasferimenti alternativi o alloggi, ecc.) troveranno sul sito www.codacons.it , a partire da questo pomeriggio, il modulo attraverso cui chiedere il giusto risarcimento a Ryanair, e se la compagnia rifiuterà gli indennizzi, scatterà una mega-class action promossa dal Codacons per conto dei passeggeri danneggiati”.
Il Codacons infine, associazione che rappresenta il maggior numero di viaggiatori Ryanair danneggiati e unica che in Italia si è attivata legalmente a difesa dei passeggeri, chiede oggi all’Enac di essere convocata all’incontro di domani con la compagnia aerea, al fine di portare al tavolo le istanze degli utenti e far valere i diritti dei consumatori.