L’interruzione del sistema informatico della Sogei, la società che si occupa della gestione dei dati dell’Agenzia delle Entrate, la dice lunga sull’idea di "Fisco amico". Complicare la vita ai cittadini, sembra, invece, la parola d’ordine. Vero è che l’evasione in Italia ci pone in alto nella classifica europea (nel 2014 l’evasione fiscale e contributiva ha raggiunto la cifra incredibile di 214 miliardi di euro) e che occorre applicare le norme europee, con obbligo di scambiare automaticamente le informazioni su tutti i nuovi accordi fiscali transfrontalieri, come ricorda la commissaria europea alla Concorrenza, Margrethe Vestager, per contrastare l’elusione delle imposte, ma infastidire i cittadini, con norme sempre più complesse e richieste di documenti, non risolve il problema e conferma che il fisco non è amico, anzi. La pubblica amministrazione ha ben 128 banche dati, basterebbe farle funzionare. Che cosa aspettano? Lo spesometro ha fatto un buco nell’acqua come avevamo previsto tre anni fa: l’Agenzia si attendeva 3 miliardi ma sono stati recuperati solo 377 milioni.
Insomma, c’è sempre, ed è attivissimo, l’ufficio complicazione delle cose semplici.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc