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Nelle prime ore della mattinata i finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria hanno arrestato, a Frosinone, due persone e notificato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria ad altre cinque, tutte accusate a vario titolo di associazione per delinquere, estorsione, auto-riciclaggio, oltre ad aver eseguito il sequestro di una società di cambia valute e diversi conti correnti. Dall’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Frosinone, è emerso l’utilizzo di virus informatici che determinavano il blocco dei personal computers dei malcapitati, i quali, per riottenerne la disponibilità, erano costretti a pagare un riscatto in moneta virtuale bitcoin.