E’ stato nuovamente nominato a governare la Banca D’Italia. Ignazio Visco. Dopo il sestennio in cui pochi si sono accorti della sua presenza se non per la scarsa sua opera di vigilanza, ora ce lo teniamo per altri sei anni. Suo compito, continuerà a essere quello della politica monetaria unica delle operazioni in cambi, gestione delle riserve, produzione delle banconote in euro, il funzionamento del sistema dei pagamenti, la supervisione sui mercati, compiti di tesoreria, attività di analisi e ricerca, Autorità di Vigilanza sulle banche, Autorità nazionale di risoluzione delle crisi, Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia.
Noi lo abbiamo notato per la sua assenza nel prevenire le crisi di diverse banche, soprattutto per le conseguenze che hanno portato a diversi dissesti, dove le vittime sono sempre state i risparmiatori. La domanda principale che ci siamo fatti e che continuiamo a farci e’: ma a che serve la Banca d’Italia in regime di Banca Centrale Europea (BCE). Certo, sappiamo le differenze di intervento e competenze, ma perche’ non viene tutto delegato a Francoforte?
La nostra impressione e delusione non è tanto sul personaggio Ignazio Visco, ma sul fatto che la nostra politica in materia debba continuare ad essere delegata ad un passacarte di decisioni che vengono prese altrove. Noi preferiremmo un’Autorita’ a tutti gli effetti, e per questo guardiamo a Francoforte… ma per ora ci dobbiamo accontentare. Viva Visco!
Vincenzo Donvito, presidente Aduc