"Proviamo dolore e rabbia per l’omicidio di Laurentiu Ursaru, la ventisettenne transgender ritrovata ieri senza vita nei pressi dell’Eur a Roma": lo dichiara Ottavia Voza, responsabile politiche trans di Arcigay. "Siamo di fronte all’ennesimo fatto di violenza efferata ai danni di una persona trans, a meno di dieci giorni dalla ricorrenza del TDoR, il 20 novembre, la giornata in cui in tutto il mondo si ricordano lue vittime di transfobia. L’Italia, come ribadiamo ogni anno in occasione di questa amara ricorrenza, è tra i Paesi col tasso più alto di violenza nei riguardi di transessuali e transgender e l’assassinio di Laurentiu non fa che obbligarci a fare i conti con l’inutilità dei nostri moniti e dei nostri allarmi. Occorre che l’indignazione si canalizzi in rivendicazioni e risposte concrete: per il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione, senza gabbie e labirinti procedurali, per lo sviluppo di politiche vere per l’accesso alla formazione e al lavoro, politiche in grado di rappresentare una possibilità per quelle esistenze drammaticamente provate dalle difficoltà prodotte dallo stigma, dall’emarginazione, e dalla disoccupazione, che ne costituisce il primo esito". "Intendiamo reagire a quest’ennesimo atto di violenza che colpisce la comunità romana", le fa eco Francesco Angeli, presidente di Arcigay Roma. "Domenica prossima, 19 novembre, ci troveremo alle 20 alla metro Eur Magliana, per dirigerci verso viale Murri, dove ieri è stato ritrovato il corpo della giovane transgender. Nel corteo, voluto da Arcigay Roma, Azione Trans, ArciLesbica Roma e Gay Center, porteremo in mano delle candele, elemento caratterizzante delle manifestazioni del TDoR in tutto il mondo, per ricordare tutte le vittime ferite o uccise dalla transfobia", conclude Angeli.