Processo Seat Pagine Gialle: decisione storica

«Una decisione storica che rende giustizia a tutti quei cittadini distrutti economicamente da questa vicenda», con queste parole l’avvocato Marcello Gori ha commentato l’ammissione come parte civile di Confconsumatori e dei numerosi associati ex azionisti nel processo Seat Pagine Gialle di Torino, ove sono stati chiamati a giudizio gli ex amministratori, tra cui Majocchi, e gli ex sindaci per bancarotta fraudolenta. L’ammissione era stata negata in precedenza, ma il legale di Confconsumatori ha sempre sostenuto che le condotte degli imputati hanno portato a una falsa rappresentazione della situazione economico-finanziaria della società e della sua solidità, certamente tali di indurre in errore i soci azionisti e, in generale, i risparmiatori, pregiudicandone il libero e consapevole accesso al mercato ed agli investimenti. Ora finalmente i danneggiati avranno una chance di ottenere giustizia .

LO SCANDALO SEAT – Seat Pagine Gialle, la società italiana di elenchi telefonici, ha perso dal 2000 quasi 23 miliardi di euro facendo ricadere sulle spalle di 300 mila piccoli azionisti il peso della gestione scellerata di un’azienda che alla fine degli anni ’90 era stata addirittura premiata per la migliore capacità di reddito. Nell’aprile 2004 il consiglio di amministrazione stabilì la distribuzione di un dividendo da 3 miliardi e 578 milioni di euro che causò all’azienda un’esposizione finanziaria insostenibile. Ne seguì una crisi irreversibile, pagata soprattutto dagli innumerevoli piccoli azionisti: l’ennesimo scandalo finanziario che ricade sulle spalle dei piccoli risparmiatori. L’indagine del PM e della Guardia di finanza portò all’individuazione dei 15 manager ritenuti responsabili della «bancarotta fraudolenta patrimoniale concordataria».

POCHI I RISPARMIATORI COSTITUITI – Sono ancora pochissimi gli azionisti costituiti a fronte di un enorme numero impressionante di danneggiati: «Il processo potrebbe interessare centinaia di migliaia, se non milioni di risparmiatori, – spiega l’avvocato Gori – E’ uno dei crack che ha arrecato maggiori pregiudizi, stimati dalla Procura della Repubblica di Torino in 3,7 miliardi di euro, e che ha arrecato gravissimi danni, patrimoniali e non, in un numero grandissimo di piccoli risparmiatori che riponevano fiducia in Seat Pagine Gialle e nei suoi amministratori». Per questo i legali di Confconsumatori formuleranno nuovamente istanza scritta di notifica per pubblici proclami, attesa la scarsissima eco che ha avuto sui mass media la notizia della celebrazione dell’udienza preliminare.