Parafarmacie: unità d’intenti e liberalizzazioni

Davanti ad una folta platea molto attenta e partecipativa, si è svolta a Fano la riunione operativa organizzata dal Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e dalla Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie Italiane (C.U.L.P.I) a cui ha aderito la Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane (FNPI).

Vincenzo Devito (Pres. MNLF) e Davide Gullotta (Pres. FNPI) hanno ribadito nei loro interventi la necessità di perseguire in maniera comune l’obbiettivo della libertà di esercizio professionale.

Entrambi hanno ribadito il proprio no verso qualsiasi azione che si proponga di superare l’esperienza delle parafarmacie, un esperienza, hanno detto, tutt’altro che negativa come attestano i dati in crescita.

Nuove parole d’ordine sono state lanciate nella relazione introduttiva e nei numerosi interventi che si sono succeduti verso la società civile, le istituzioni e la politica.

Liberalizzare porta ricchezza diffusa sia in termini di risparmio per i cittadini, sia per combattere quel fenomeno che si chiama povertà sanitaria. Liberalizzare porta crescita economica attraverso nuovi investimenti e nuova occupazione.

Alle istituzioni è stato ricordato che le parafarmacie non sono meri negozi commerciali, ma presidi ove si dispensa salute perché presente un farmacista. Questo capitale diffuso su tutto il territorio non va osteggiato, ma valorizzato, usato per fare prevenzione, informazione, screening e quant’altro sia utile a tutelare la salute pubblica.

Le parafarmacie sono una risorsa per il sistema sanitario nazionale.

Messaggi anche alla politica che deve abbandonare comportamenti protezionistici e riprendere il percorso delle liberalizzazioni guardando agli interessi reali dei cittadini. Tornare a progettare riforme abbandonando vecchi schemi corporativi per il bene comune delle comunità che rappresentano.

Infine, l’invito a Federfarma a smetterla di tentare di portare l’orologio delle riforme indietro nel tempo, le parafarmacie sono ormai una realtà viva della società, tentare di "superare" questa esperienza risulta ormai un "refrain" vecchio e noioso. Piuttosto, ai titolari di farmacia arriva da Fano, l’invito a riflettere come proprio le liberalizzazioni siano il miglior antidoto contro l’arrivo delle multinazionali e la creazione di fatto di un oligopolio. Ad essere colpite saranno proprio le realtà più piccole e se si vuole davvero difendere questo patrimonio bisogna innanzitutto cancellare diseguaglianze ed iniquità all’interno della categoria.

Una riunione in cui con orgoglio si è affermato più volte come la parafarmacia oggi rappresenti il baluardo forse più avanzato della professione ove, con declinazioni diverse, il cittadino è sempre al centro dell’attività del farmacista che vi opera.