In dirittura d’arrivo il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari ed il regolamento che stabilisce come accedere all’agevolazione.
Il testo, messo a punto da Ministero dell’Economia e dello Sviluppo Economico e che deve essere ora inviato al Consiglio di Stato, confermerebbe il credito d’imposta incrementale al 75% per imprese, autonomi ed enti non commerciali che investono in campagne pubblicità su quotidiani e periodici anche on line per arrivare, nel caso di Pmi, microimprese e startup fino al 90%.
I fondi disponibili per l’anno in corso sarebbero oltre 62 milioni di cui 20 per investimenti effettuati nel secondo semestre dello scorso anno (soli investimenti effettuati sulla stampa anche on-line).
Il decreto fisserebbe anche una ripartizione tra i richiedenti con un limite del 5% delle risorse destinate a pubblicità sui giornali e 2% su radio e tv.
Bonus pubblicità 2018: come funziona
Professionisti, lavoratori autonomi ed imprese, di qualsiasi natura giuridica, che effettuino investimenti in pubblicità su tv, giornali e radio, che vadano a superare dell’1% quelli fatti lo scorso anno, possono beneficiare di un credito d’imposta dal 75% al 90%, da usare in compensazione con la dichiarazione dei redditi.
Chi ne beneficia
Il bonus spetta a lavoratori autonomi, compresi i professionisti e imprese di qualsiasi natura giuridica.
Se ne beneficia se
Si investe in pubblicità su quotidiani, periodici, televisioni e radio analogiche e digitali. E’ necessario che nell’anno precedente alla domanda del bonus, si siano effettuati investimenti pubblicitari. Gli investimenti 2018 devono superare dell’1%, almeno, quelli del 2017.
Misura del beneficio
Il credito è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% in caso microimprese, piccole e medie imprese e start-up innovative. Se l’ammontare dei crediti supera le risorse stanziate il credito liquidato potrà essere minore: si provvederà, infatti, a una divisione delle risorse tra tutti i richiedenti che ne hanno diritto. Se le richieste riguardano media diversi al richiedente possono essere riconosciuti due differenti crediti.
Investimenti ammissibili
Acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali su giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.
Novità introdotte nel decreto fiscale collegato alla Legge di stabilità 2018
Estensione del beneficio agli enti non commerciali ed agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sulla stampa on line.
Condizioni per l’ammissibilità
Necessaria attestazione rilasciata dai soggetti legittimati a rilasciare il visto di conformità. Il credito d’imposta è alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con altre agevolazioni.
Come richiederlo
Viene utilizzato in compensazione, tramite modello F24. Si richiede effettuando una comunicazione telematica sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate.