Anche nell’ultima settimana prima delle elezioni, il capopartito più citato sui media è il segretario del PD Matteo Renzi, che raccoglie 3.556 menzioni, il 5,3% in più di quelle di Luigi Di Maio (3.376) che sale al secondo posto sorpassando Berlusconi (3.259).
A mettere in evidenza questi risultati è il monitoraggiosvolto su oltre 1500 fonti d’informazione fra carta stampata (quotidiani e periodici), quotidiani locali, siti di quotidiani, principali radio, tv, blog da Mediamonitor.it, che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda che da 30 anni opera nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha rilevato le citazioni avute dal 23 febbraio al 1° marzo sui media da una lista selezionata di capi partito candidati alle prossime elezioni politiche.
Renzi ha “dominato” i media parlando della sua riforma del lavoro (“Jobs Act” – 228 citazioni) e facendo appelli al “voto utile” (224), mentre Luigi Di Maio si lascia (quasi) alle spalle la questione degli “impresentabili” (42) e dei “rimborsi” (25) e conquista gli onori delle cronache politiche con la presentazione della sua squadra di governo (594 menzioni). Secondo quanto rilevato da Mediamoniotor.it, Berlusconi nella settimana tra 23 febbraio e 1° marzo ha fatto parlare di sé per la candidatura alla presidenza del consiglio di Antonio Tajani (601), al momento presidente del Parlamento Europeo, e per l’intenzione di introdurre il vincolo di mandato per Deputati e Senatori (127) e la flat tax (253).
Al quarto posto della classifica elaborata da Mediamonitor.it c’è Matteo Salvini (3.187 menzioni), leader leghista che negli ultimi giorni ha rivisto la sua posizione sulla candidatura di Tajani a candidato premier del centrodestra. Salvini è stato protagonista sui media per i disordini che ci sono stati a Pisa (328), in occasione di un suo incontro elettorale, e parlando di immigrazione (557)
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, è quinta con 1.576 citazioni sui media, molte della quali legate all’incontro con Viktor Orban (207), premier conservatore dell’Ungheria. Mediamonitor.it ha rilevato 1.149 menzioni per il leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso, che negli ultimi giorni ha parlato molto di “governo di scopo” (129), aprendo di fatto a larghe e larghissime intese a patto che la costituzione di maggioranze trasversali sia finalizzata all’approvazione di una nuova legge elettorale, che consenta un rapido ritorno al voto.