
In occasione della XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, mentre a Trapani si svolgeva l’evento nazionale organizzato da Libera e Avviso Pubblico, il Comune di Rho ha voluto organizzare una Marcia per la legalità per ribadire, come spesso ricorda il Sindaco Andrea Orlandi, che “A Rho la mafia c’è, ma Rho c’è contro la mafia”.
I partecipanti si sono radunati in piazza San Vittore per formare il corteo. Ad accoglierli l’assessore alla Legalità Nicola Violante, artefice dell’evento, che ha ringraziato studenti, insegnanti, forze dell’ordine e Protezione civile, le istituzioni presenti e i liberi cittadini.
“Siamo qui – ha detto Violante – perché desideriamo tutti ribadire l’importanza di far crescere nella nostra comunità la cultura della Legalità, perché la legalità è un’esigenza fondamentale della vita sociale, per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune. La nostra Costituzione ce lo ricorda: la Legalità rappresenta una conquista sociale, che regola e deve continuare a regolare i rapporti tra le persone, tra noi cittadini. Celebriamo questa Giornata pronunciando i nomi delle 1.101 vittime mentre percorreremo il tragitto che ci porterà da questa piazza al Parco della Legalità, un parco pensato e realizzato grazie al contributo degli studenti del liceo Majorana, che hanno proposto di utilizzare un terreno confiscato a un mafioso trasformandolo in uno dei luoghi iconici di Rho”.
Dopo un minuto di silenzio in memoria di tutti coloro che hanno perso la vita a causa della criminalità organizzata, a leggere i nomi delle vittime hanno iniziato il Sindaco Andrea Orlandi, il vicesindaco Maria Rita Vergani, l’assessore Nicola Violante, l’assessore alla Scuola Paolo Bianchi, la presidente della Commissione Legalità e Antimafia Clelia La Palomenta, il consigliere Salvatore Tranchina, il consigliere Christian Colombo. Per Regione Lombardia Paola Pollini, presidente della Commissione speciale – Antimafia, anticorruzione, trasparenza ed educazione alla legalità; i consiglieri Michela Palestra e Carlo Borghetti. Per il Comune di Solaro, il Sindaco Nilde Moretti e l’assessore alla legalità Francesca Tramarin. Per il Comune di Lainate, la Vicesindaco e assessore Legalità Maria Cecilia Scaldalai. Per il Comune di Pregnana Milanese, l’assessore alla Legalità Roberta Borghi. Per il Comune di Bollate l’assessore all’Ambiente Emilia Pistone. E ancora: il prevosto di Rho don Gianluigi Frova, per la Polizia Locale il commissario Damiano De Luca, per la Polizia di Stato l’agente scelto Raffaele Mozzillo; per l’Arma dei carabinieri il carabiniere Mario De Maso; per la Guardia di Finanza il luogotenente Clemente Ricciotti.
Si è quindi formato il corteo, aperto dalle istituzioni e da quaranta studenti delle scuole superiori che hanno proseguito la lettura dei nomi delle vittime lungo il tragitto verso il Parco della Legalità. In marcia c’erano gli studenti della scuola secondaria di primo grado San Carlo-San Michele e gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado: Istituto Puecher Olivetti, liceo Majorana, Itis Cannizzaro, Istituto tecnico Mattei e liceo Rebora.
Al Parco della Legalità il saluto di Paola Pollini, presidente della Commissione speciale – Antimafia, anticorruzione, trasparenza ed educazione alla legalità: “Ognuno di noi può essere parte del cambiamento perché la lotta alla mafia inizia proprio da piccoli gesti quotidiani: rispettare le regole, combattere l’ingiustizia, essere coraggiosi nel difendere ciò che è giusto. La mafia si nutre del silenzio e della paura. Voi ragazzi avete il potere di far sentire la vostra voce, di costruire una comunità dove il rispetto, la legalità e la solidarietà siano i valori fondamentali. Non abbiate paura di dire no alle ingiustizie, di alzare la testa contro le prepotenze. Ogni piccolo passo verso la legalità è un mattone che costruisce un futuro migliore per tutti. La mafia si batte con il coraggio di chi crede in un mondo migliore, siate voi il cambiamento!”.
Quindi, il prevosto di Rho, don Gianluigi Frova: “Nel villaggio mentale che abbiamo, ci sono tante figure con cui dialogare: genitori, insegnanti, allenatori, cantanti. Quando avevo la vostra età non si sapeva nulla dell’antimafia. Conoscete la storia di alcune delle persone di cui si è letto il nome. Conoscere fa capire che la legalità è fatta di sguardi e di cuori. Vorrei ricordare padre Pino Puglisi che riuscì a sorridere al suo assassino: questo sguardo ha fatto convertire quell’uomo”. Il prevosto ha invitato tutti l’11 aprile quando le parrocchie di Rho proporranno lo spettacolo “U Parrinu”, dedicato a padre Puglisi, scritto e recitato dall’attore Christian Di Domenico.
Ha preso poi la parola il Sindaco Andrea Orlandi: “La presenza di tutti voi, a partire da istituzioni e forze dell’ordine, associazioni e studenti, è importantissima. Ringrazio l’assessore Violante che ha voluto organizzare questa marcia. Ho due messaggi: l’amore e la passione. Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, qui ci ricordò una frase: “Palermo non mi piaceva, sono rimasto per poterla cambiare”. Borsellino non ha lasciato la sua terra, pur sapendo i rischi che correva. Il primo messaggio è quello di amare la nostra città, la comunità, le persone che vi stanno attorno. Quando c’è qualcosa che non vi piace, compreso il fenomeno mafioso, fate di tutto per cambiare le cose. Seconda cosa, dico spesso che la mafia c’è e Rho c’è contro la mafia. E’ un fenomeno che appartiene anche alla nostra realtà del Nord. Dobbiamo essere pronti ad affrontare questa sfida. Oggi abbiamo fatto una marcia, abbiamo messo i nostri piedi su strade e piazze. Questo terreno, qui al Parco, è stato calpestato da criminalità organizzata, oggi noi siamo entrati accarezzando il suolo e guardando al futuro con speranza. L’augurio è di non calpestare il nostro suolo ma di accarezzarlo perché ci appartiene. Accarezzate le vostre scelte, i vostri sogni, perché possiamo tutti costruire una comunità più giusta che lotti ogni giorno contro ogni mafia. Buon cammino!”.
Sono quindi iniziate le performance degli studenti, organizzate con i docenti referenti per educazione civica e legalità.
La 3F dell’Istituto Olivetti ha scritto una lettera dedicata a Rossella Casini, la 4°Amat dell’Istituto Puecher ha letto un monologo dedicato a Rita Atria.
Per il Liceo Rebora, indirizzo Economico Sociale, le classi 3Aes e 3Bes hanno presentato 4 storie di donne tratte dal libro “Le ribelli” di Nando Dalla Chiesa: la madre di Salvatore Carnevale, la madre di Roberto Antiochia, la sorella di Salvatore e Roberto Buscemi, la sorella di Nicola Atria.
Per l’Istituto tecnico Cannizzaro, la classe 5B ambientale ha ricordato Padre Pino Puglisi. Coinvolti Beatrice Allievi, Matteo Bozic, Fedora Cammisa, Cristian Catalano, Sabrina Iotta, Augusto Todde, Edoardo crescentini e Khautar El Adawi. La 5D informatica ha presentato una poesia e la 5E Informatoica ha distribuito volantini con qrcode attraverso cui si potranno ascoltare alcune storie di vittime di mafia narrate dagli studenti.
Federica Re ha letto una poesia da lei scritta pensando agli orrori che la mafia genera.
Il Liceo Majorana ha proposto una performance su Piero Carpita con gli studenti Andrea Papucci 3I, Matteo Cipollini 3F, Irene Scardovelli 5H, Gabriele Cartillone 4G per gli spari registrati). Coinvolte le classi 3F, 4B, 5C.
Per l’Istituto Tecnico Mattei la classe 3ARIM ha ricordato Giuseppe Di Matteo e la 3BAFM il bollatese Domenico Falcone.
A chiudere la 3G dell’Istituto Olivetti con la canzone dedicata ad Annalisa Durante.
L’Assessore Nicola Violante ha ringraziato al termine tutti i presenti e ricordato la possibilità di lasciare pensieri sul tema della Giornata in una cassettina, per raccoglierli e utilizzarli in futuro. Ha dato appuntamento allo spettacolo previsto in serata alle ore 21 all’Auditorium di via Meda dal titolo “Donne e Mafia”.
Nella foto piazza San Vittore piena di studenti all’inizio della Marcia della legalità