Allestita a San Zeno, in una delle storiche piazze della città di Verona, nei prossimi giorni le altre quattro in altrettanti spazi e piazze cittadine.
Verona – Uno spazio tra due sedute lasciato vuoto, è così che nasce la panchina inclusiva. La prima in città è stata posizionata oggi in piazza San Zeno, altre quattro troveranno posto nei prossimi giorni in piazzale XXV Aprile in zona Stazione, piazza Isolo, piazza Nikolajewka (via Scuderlando) e in via don Giacomo Trevisani sul percorso ciclopedonale di San Massimo.
Un piccolo accorgimento che però fa una grande differenza. La volontà dell’Amministrazione è infatti quella di mettere al centro la persona e offrire maggiori opportunità di dialogo e socializzazione a tutti i cittadini, in particolare alle persone disabili e con difficoltà motorie che rischiano di sentirsi estromesse anche nel semplice gesto di sedersi e colloquiare con il vicino di seduta.
Un’attenzione a vantaggio non solo di chi è costretto in carrozzina ma anche di genitori con passeggini e carrozzine, che avranno più facilità nel gestire i bambini piccoli. Senza contare il plus per gli accompagnatori.
La nuova panchina è stata inaugurata dall’assessore all’Arredo urbano Federico Benini che l’ha sperimentata insieme agli amici Erika e Girolamo, ospiti della casa famiglia ‘Piccolo rifugio’.
“Siamo una delle prime città italiane ad aver avviato il progetto delle panchine inclusive – spiega l’assessore Benini-. Chi è in carrozzina non dovrà più stare al margine, ora potranno stare al centro e socializzare in modo migliore con chi gli sta accanto. Un criterio di inclusione a favore anche di mamme con passeggini e carrozzine, oltre che un segno di attenzione per tutti gli accompagnatori. Iniziamo con le prime cinque panchine nelle piazze di alcuni quartieri, ma la volontà è quella di ampliare il più possibile il progetto”.