ACTIONAID CONDANNA I RAID NEL CAMPO PROFUGHI DI JENIN E IN TUTTA LA CISGIORDANIA

ActionAid condanna fermamente l’ultimo assalto militare israeliano in Cisgiordania e chiede l’immediata cessazione della violenza. Dal martedì, l’esercito israeliano ha lanciato numerosi raid in tutta la Cisgiordania, il più grande dei quali ha avuto luogo nel campo profughi di Jenin, dove finora almeno 12 persone sono state uccise e almeno 50 ferite, secondo il Ministero della Salute palestinese. Centinaia di residenti sono stati costretti a fuggire a causa di bombardamenti e sparatorie, mentre case e strade sono state demolite e gli ospedali sono stati messi sotto assedio. 

Farha Abul Heija, Direttrice di Kai La Nansa (Non dimenticare), un’organizzazione non governativa che sostiene donne e bambini nel campo profughi di Jenin, ha dichiarato ad ActionAid: “Al momento, il campo sta vivendo i giorni più difficili della sua esistenza. Due giorni fa, le forze di occupazione hanno fatto irruzione nel campo. Sono entrate da ogni lato, bloccando tutte le strade che portano al campo. Nessuno poteva entrare o uscire. Abbiamo dovuto affrontare interruzioni di corrente e carenze d’acqua, oltre a molte altre difficoltà. Oggi, tutti nel campo rischiano lo sfollamento… Un gran numero di famiglie ha già lasciato il campo. Alcuni sono andati da parenti, mentre altri sono stati ospitati da famiglie solidali. Il campo oggi è quasi vuoto. La maggior parte delle persone ha dovuto andarsene”.

Raid si sono verificati anche in altre città della Cisgiordania e decine di persone sono state arrestate. Negli ultimi quattro giorni sono stati istituiti numerosi nuovi posti di blocco, cancelli e chiusure stradali, limitando fortemente la libertà di movimento delle persone e tagliando l’accesso a scuole, luoghi di lavoro, attività commerciali e strutture sanitarie. Inoltre, si è registrato un aumento della violenza da parte dei coloni, con veicoli e proprietà attaccati e incendiati in diversi villaggi e diversi residenti palestinesi feriti.

Riham Jafari, coordinatrice per l’advocacy e la comunicazione di ActionAid Palestina, ha dichiarato: “Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco a Gaza, l’esercito israeliano ha rivolto la sua attenzione alla Cisgiordania, seminando terrore con raid mortali e sfollando centinaia di persone da Jenin, rendendo quasi impossibile a chiunque in Cisgiordania spostarsi. È una situazione molto tesa e pericolosa, e siamo profondamente preoccupati per ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni.”

ActionAid chiede l’immediata cessazione della violenza in Cisgiordania e ricorda al governo israeliano i suoi obblighi legali, in quanto potere occupante, di proteggere i civili. Per decenni, l’occupazione brutale da parte del governo israeliano ha gravemente limitato i diritti e le libertà fondamentali dei palestinesi: deve essere fermata immediatamente, come stabilito dalla Corte Internazionale di Giustizia.