Fake news taglio assegno unico: le famiglie italiane pagano almeno 10.000 euro l’anno per ciascun figlio, più che tagliato va moltiplicato

Secondo il quotidiano Repubblica, il Governo avrebbe avuto intenzione di eliminare l’assegno unico, il sussidio mensile dedicato alle famiglie. Fortunatamente è arrivata una smentita.
Oggi, però, l’argomento che dovrebbe far discutere non è l’assegno unico che in questo momento è risibile, in quanto non copre la tassazione “ingiusta” che le famiglie sopportano sul reddito destinato a crescere i loro figli.
Dinanzi all’emergenza denatalità il tema centrale deve essere: come eliminare la discriminazione fiscale delle famiglie, che vengono tassate ‘’ingiustamente’’ sulle spese per crescere, formare ed alimentare i loro figli.
Lasciamo alla politica e ai tecnici del governo l’uso dello strumento più opportuno: assegno unico, quoziente familiare o detrazioni dal reddito, ma fondamentale è il principio secondo il quale: i costi sostenuti dalle famiglie italiane per la crescita, l’educazione e la formazione dei figli, non possono essere tassati, cosa che purtroppo avviene da decenni.
“Occorre considerare il nucleo familiare come un’impresa produttiva che genera, educa, alimenta e fa crescere i figli che sono il futuro, questo è il punto centrale per ripartire. Ci auguriamo che in piena emergenza denatalità, per la prima volta nella storia repubblicana si prenda atto di questa lecita richiesta. Basti pensare che i costi per ogni figlio si aggirano almeno sui 10.000 euro annui, è solo da questa cifra che si può partire per articolare provvedimenti fiscali non discriminatori per le famiglie, ormai cronicamente in affanno e sempre più povere” afferma Antonio Affinita, direttore generale Moige.