A margine della riunione dei Ministri dell’Interno del G7, gli incontri costruttivi con il governo italiano evidenziano il ruolo dell’Italia nell’affrontare i bisogni umanitari e di sviluppo globali.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi ha partecipato alla riunione dei Ministri dell’Interno del G7 tenutasi a Mirabella Eclano, in Italia. L’incontro ha offerto l’opportunità di discutere di questioni cruciali, con la sessione mattutina del 4 ottobre dedicata ad affrontare le sfide della migrazione e della lotta ai trafficanti di esseri umani.
L’Alto Commissario Grandi ha sottolineato la necessità di avere una visione complessiva e panoramica sul fenomeno, e un riconoscimento delle cause profonde delle migrazioni forzate con rinnovati investimenti politici ed economici per fornire una risposta globale. I Paesi di primo asilo e di transito hanno bisogno di maggiore sostegno per fornire effettivamente l’accesso a servizi nazionali di qualità alle persone costrette a fuggire. A tal fine, esistono forti legami tra le priorità del governo italiano in Africa e gli sforzi dell’UNHCR, Agenzia ONU per i rifugiati, nella regione.
“La tratta di esseri umani è una grave violazione dei diritti e della dignità umana, e apprezzo il ruolo dell’Italia nel portare questo tema al G7, promuovendo così un impegno crescente al di là dei confini regionali”, ha dichiarato Grandi nelle sue osservazioni. “Nella lotta contro la tratta di esseri umani, è necessario però prestare attenzione alla protezione delle vittime parallelamente agli sforzi per contrastare il crimine. I rifugiati non hanno altra scelta che fuggire, ed è su questa mancanza di alternative, in questa disperata ricerca di sicurezza, che i trafficanti prosperano, infliggendo violenze indicibili alle persone costrette alla fuga. Se vogliamo sconfiggere i trafficanti, dobbiamo anche offrire alternative serie e credibili a chi fugge, affrontando le cause profonde degli spostamenti forzati e rafforzando percorsi migratori sicuri e regolari”.
Prima della riunione del G7, Grandi si è confrontato con legislatori e autorità italiane, con i quali ha sottolineato la necessità di una maggiore solidarietà internazionale, di una responsabilità condivisa nella gestione della migrazione e nella salvaguardia delle popolazioni vulnerabili.
In occasione dei suoi incontri sia in Parlamento che con il Governo, l’Alto Commissario ha confermato il ruolo di monitoraggio dell’UNHCR sul Protocollo Italia-Albania, in virtù del proprio mandato di supervisione dell’applicazione della Convenzione di Ginevra sui Rifugiati del 1951, previsto dall’Art.35, a tutela dei richiedenti asilo. L’UNHCR, che svolgerà le attività di monitoraggio con finanziamenti provenienti da fonti diverse dalle parti coinvolte in modo da operare in totale indipendenza, al termine dei 3 mesi previsti renderà disponibili al pubblico e al Governo le sue valutazioni e raccomandazioni.
L’Alto Commissario ha infine sottolineato positivamente il ruolo dell’Italia nell’affrontare i bisogni umanitari in tutto il mondo e, a livello nazionale, il suo innovativo programma di mobilità lavorativa che fornisce un’alternativa concreta ai pericolosi viaggi organizzati dai trafficanti. Grandi ha inoltre discusso dell’importante ruolo del settore privato nel sostenere i rifugiati e le comunità sfollate.
L’UNHCR, sia in Italia che a livello globale, rimane impegnato a lavorare a fianco dei governi, delle organizzazioni internazionali e del settore privato per garantire la protezione dei rifugiati e dei richiedenti asilo e il rafforzamento di canali sicuri e regolari.